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Adolescenti intrattabili?

1 “Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, passarono tutti attraverso il mare, 2 furono tutti battezzati nella nuvola e nel mare, per essere di Mosè; 3 mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale, 4 bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo. 5 Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque: infatti furono abbattuti nel deserto. 6 Or queste cose avvennero per servire da esempio a noi, affinché non siamo bramosi di cose cattive, come lo furono costoro, 7 e perché non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto è scritto: «Il popolo si sedette per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi». ” (1 Corinzi 10:1-7).

C'è ancora molto da fare presso le comunità cristiane che l'Apostolo Paolo ha fondato o sta curando, così come c'è molto da fare nell'opera di diffondere l'Evangelo. Paolo ne è consapevole e si sta impegnando con abnegazione. Ancora lontana è la maturità spirituale di questi credenti. Come adolescenti devono essere istruiti, corretti, guidati... A Corinto, però, i cristiani sembrano non essere della stessa opinione. Si sentono ormai “arrivati” e invece di camminare si sono seduti comodamente. Si compiacciono e si vantano della loro sapienza e dei doni spirituali che hanno ricevuto, tollerano gravi problemi morali ed idee molto discutibili, litigano spesso e volentieri e si permettono di criticare l'Apostolo che li vorrebbe aiutare. Si trovano in una situazione molto pericolosa, “rischiano grosso”. Come dimostra la storia dell'antico Israele che qui Paolo rammenta loro, può accadere che un'intera generazione venga da Dio respinta per la loro intrattabilità. In un particolare periodo della loro storia, infatti, “della maggior parte di loro Dio non si compiacque: infatti furono a,bbattuti nel deserto”.Erano stati liberati dalla schiavitù in Egitto (il “passaggio attraverso il mare”) e stavano affrontando nel deserto il cammino che li avrebbe condotti nella terra promessa. Per loro doveva essere un impegnativo ma necessario periodo di formazione. Come fanno alcuni adolescenti, però, invece di impegnarsi a studiare ed a lavorare in vista del diploma e della qualifica, “non studiavano”, sprecavano il loro tempo e risorse in cose futili per divertirsi, profittando della generosità di Dio. La sorte di gran parte di quella generazione sarebbe stata spaventosa. Nessuno si illuda: anche la pazienza di Dio ha un limite!

L'antico Israele rimane per i cristiani di ogni tempo e paese “prototipo”, parabola ed esempio per istruirci ed ammonirci. Lungi dall'essere “superato” o superfluo, l'Antico Testamento rimane per i cristiani potente Parola di Dio. Infatti, “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona” (2 Timoteo 3:16-17). Là tutto è prefigurato esattamente: l'acqua del battesimo, il cibo della Cena del Signore, la presenza di Cristo, il cammino della vita cristiana, le benedizioni del Signore, la salvezza ultima, ma anche le prove e i giusti giudizi di Dio, la Sua riprensione e castighi. In esso troviamo la legge di Dio che ci fa prendere coscienza del peccato e delle sue conseguenze, guidandoci al Salvatore, per giungere sani e salvi alla nostra “terra promessa”.

Preghiera. Signore Iddio, Ti ringrazio per il permanente valore didattico della storia del Tuo popolo. Che io apprenda diligentemente le lezioni del passato, affinché io sempre Ti compiaccia nel presente e possa partecipare al futuro compimento del Tuo Regno. Amen.