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Chi è l'insensato

Page history last edited by Paolo E. Castellina 14 years, 7 months ago

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Chi è l'insensato?

 

35 “Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? E con quale corpo ritornano?» 36 Insensato, quello che tu semini non è vivificato, se prima non muore; 37 e quanto a ciò che tu semini, non semini il corpo che deve nascere, ma un granello nudo, di frumento per esempio, o di qualche altro seme; 38 e Dio gli dà un corpo come lo ha stabilito; a ogni seme, il proprio corpo” (1 Corinzi 15:35-38).

 

Al “buon senso” di chi nega la risurrezione dei corpi mettendone in rilievo l'oggettiva impossibilità (dato che il corpo si corrompe, si dissolve e si disperde), l'Apostolo controbatte con un sorprendente: “Insensato!”. Sì, non siamo noi cristiani gli insensati, ma coloro che mettono dei limiti alle capacità di Dio. Iddio non potrebbe forse fare quello che per noi è impossibile o non riusciamo a comprendere? A simili contestazioni Gesù aveva una volta risposto: “Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio” (Matteo 22:29), come pure: “Agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile” (Matteo 19:26). Già una volta Iddio aveva sfidato il profeta Ezechiele mettendolo di fronte alla “impossibilità” della risurrezione: “Mi disse: 'Figlio d'uomo, queste ossa potrebbero rivivere?' E io risposi: 'Signore, DIO, tu lo sai'” (Ezechiele 37:3) e gli aveva dato una visione per provarlo. Sì, il Signore Iddio sa come farlo e può farlo. Oggi che la scienza giunge a teorizzare la ricostruzione di un essere vivente da un singolo frammento di DNA e la preservazione della memoria genetica, la cosa non sembra più così impossibile come poteva una volta apparire. Non abbiamo gli elementi per spiegare in che modo Dio ha realizzato in Cristo e realizzerà pure con noi la risurrezione dei morti, però, per comprenderlo, possiamo avvalerci di analogie, come quella del seme che sembra dissolversi nella terra e scomparire, ma dal quale nasce una pianta. “Oggettivamente” chi potrebbe mai solo immaginarlo? Ogni seme nella terra si corrompe, ma dà origine ad un “corpo” corrispondente, così come dallo sperma che si congiunge ad un ovulo nasce e si sviluppa una creatura completa. Di fronte al miracolo della vita, dovrebbe forse essere considerata “impossibile” anche una risurrezione? No, per le infinite risorse di Dio che vanno ben oltre alla nostra comprensione. Non misuriamo Dio secondo i limiti delle nostre capacità e risorse! Questo sì che sarebbe insensato!

 

Per noi è sostanzialmente una questione di fiducia in Colui che non mente, come illustra il capitolo 11 della lettera agli Ebrei: “Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono. Infatti, per essa fu resa buona testimonianza agli antichi. Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; così le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti” (Ebrei 11:1-3). Un esempio di fede “nell'impossibile” è quello di Abraamo: Per fede Abraamo, quando fu messo alla prova, offrì Isacco; egli, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito. Eppure Dio gli aveva detto: 'È in Isacco che ti sarà data una discendenza'. Abraamo era persuaso che Dio è potente da risuscitare anche i morti; e riebbe Isacco come per una specie di risurrezione” (Ebrei 11:17-19). Non si tratta, però, di una fede cieca ed irragionevole. Le testimonianze e le analogie, accompagnate da umiltà, possono guidarci ad investire la nostra vita nelle possibilità di un Dio che in Gesù Cristo non ha mai deluso nessuno che si fosse affidato a Lui.

 

Preghiera: Signore Iddio, mi affido alla fedeltà delle Tue promesse e a quanto hai rivelato. Non pretendo di comprendere ogni cosa. Credo, ma sovvieni alla mia incredulità. Amen.


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