30 Aprile

"Allora fecero cenno ai loro compagni, che erano nell'altra barca, perché venissero ad aiutarli. Ed essi vennero e riempirono tutt'e due le barche, tanto che stavano affondando" (Luca 5:7).

È fonte di grande gioia, per un cristiano, quando vede attorno a sé molte persone che manifestano il loro interesse ed amore per Cristo e che ricevono con gratitudine i Suoi preziosi doni. Che privilegio, poi, poter partecipare ad una campagna evangelistica particolarmente benedetta da Dio simile a quando dei pescatori tornano con le barche piene di pesce dopo una notte di lavoro. L'episodio a cui fa cenno il versetto biblico di oggi è significativo proprio perché è possibile fare proprio questo parallelo.

Benché l'opera di "tirare su" dal mare di questo mondo molte anime da destinare alla salvezza sia dal principio alla fine opera sovrana di Dio e non dipenda dalla nostra "bravura" di "pescatori", pure Dio si compiace di benedire particolarmente quei "pescatori" che meglio rispondono a quei criteri che Egli considera importanti. Possiamo dedurne alcuni dal nostro stesso testo (Luca 5:1-11).

Le nostre "reti" devono essere pulite. Essi "lavavano le reti" (2). Si tratta di un procedimento indispensabile. Se le reti non fossero state pulite, essi non sarebbero stati in grado di rispondere all'improvvisa chiamata del Signore: «Prendi il largo, e calate le vostre reti per pescare» (4). Benché noi non saremo mai perfettamente "puliti" per l'opera del Signore, ciononostante dobbiamo vegliare per esserlo il più possibile: "Avendo dunque queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio" (2 Corinzi 7:1);"Se dunque uno si purifica da queste cose, sarà un vaso ad onore, santificato e utile al servizio del padrone, preparato per ogni buona opera" (2 Timoteo 2:21).

Dobbiamo essere disposti ad ubbidire a Cristo anche nei più piccoli dettagli. Gesù dapprima chiede a Simone di scostarsi con la barca un poco da terra (2). Gesù, successivamente, avrebbe chiesto a Pietro cose molto impegnative. Ora, però, una piccola richiesta già era un importante test di fiducia e di ubbidienza. Forse Pietro sulle prime non capisce il senso di quella "strana" richiesta, ma l'esegue senza discutere. La barca, infatti, sarebbe stata per Gesù una sorta di "pulpito galleggiante" per impedire alla gente di accostarsi troppo a Lui e così avere una maggiore ampiezza visiva ed uditiva.

Dobbiamo mettere a disposizione di Cristo ogni nostra risorsa. Gesù, inoltre, per il Suo ministero, "chiede in prestito" a Pietro la sua barca. Pietro non esita a mettergliela a disposizione; "Allora salì su una delle barche, che era di Simone" (3). Ne sarà ampiamente ripagato: l'intera barca piena di pesci benché quella notte non avessero preso nulla (5).

Dobbiamo ubbidire a Cristo anche se, sulle prime, non ci sembra "logico". "E, quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e calate le vostre reti per pescare». E Simone, rispondendo, gli disse: «Maestro, ci siamo affaticati tutta la notte e non abbiamo preso nulla; però, alla tua parola, calerò la rete»." (4,5). Quello che Gesù gli aveva chiesto andava contro la sua conoscenza ed esperienza pratica, ma Pietro dà fiducia a Gesù in ogni caso.

Dobbiamo essere disposti a condividere l'opera con altri. Simone avrebbe potuto tenersi il pesce tutto per sé, ma è disposto a condividere con altri quanto riceve dalla generosità di Gesù. "...ed essi vennero e riempirono tutt'e due le barche" (7).

PREGHIERA

O Dio, Tu Ti compiaci di operare utilizzando noi e le nostre spesso limitate risorse. Le affidiamo a Te volentieri e con gioia. Deponiamo ai Tuoi piedi ogni nostra preoccupazione e rinnoviamo la nostra fiducia in Te. Sappiamo che non ne saremo delusi. Amen.