18 Novembre

Generosità

"La buona volontà, quando c'è, è gradita in ragione di quello che uno possiede e non di quello che non ha"  (2 Corinzi 8:12).

Se l'apostolo Paolo vivesse oggi, sarebbe grandemente richiesto a predicare speciali sermoni per raccogliere fondi per sostenere chiese e opere caritative.  A giudicare dal capitolo dal quale è tratto questo testo, egli era del tutto inimitabile nel suscitare la generosità del popolo di Dio a sostegno di cause buone e meritevoli. Egli sollecita i cristiani di Corinto all'imitazione della generosità dei cristiani della Macedonia che, nonostante la loro povertà, si erano occupati volentieri di raccogliere fondi per i cristiani di Gerusalemme. Egli rammenta loro: "Ma siccome abbondate in ogni cosa, in fede, in parola, in conoscenza, in ogni zelo e nell'amore che avete per noi, vedete di abbondare anche in quest'opera di grazia" (2 Corinzi 8:7).

Egli cita l'esempio del nostro Signore e ricorda loro che Essi devono tutto alla Sua condiscendenza. Egli suggerisce che l'unica cosa che Dio vuole è la loro disponibilità a dare e che Egli accetta il desiderio del povero di dare quanto può tanto quanto potrebbe fare il milionario più generoso.

"Sedutosi di fronte alla cassa delle offerte, Gesù guardava come la gente metteva denaro nella cassa; molti ricchi ne mettevano assai. Venuta una povera vedova, vi mise due spiccioli che fanno un quarto di soldo. Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico che questa povera vedova ha messo nella cassa delle offerte più di tutti gli altri: poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, ma lei, nella sua povertà, vi ha messo tutto ciò che possedeva, tutto quanto aveva per vivere»" (Marco 12:41-44).

  Il versetto 9 è veramente magnifico: "Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventar ricchi". Egli si è fatto povero per farci diventare ricchi. E' diventato un "senza tetto" affinché noi potessimo accedere alle dimore celesti. Egli è stato spogliato dalle Sue vesti affinché noi potessimo portare sontuose vesti bianche e sedere con Lui nei luoghi celesti. Egli chiama ciascuno di noi a servirlo nel prenderci cura per il minimo dei Suoi fratelli. "Allora risponderà loro: 'In verità vi dico che in quanto non l'avete fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me'" (Matteo 25:45).

Possiamo solo veramente aiutare gli altri quando, in qualche modo, per loro ci impoveriamo, ma alla fine non avremo perduto, ma guadagnato. Quello che conserviamo perdiamo. Quel che diamo è come seme disperso che ritorna in ricchi raccolti. Accostiamo il nostro cuore a quello di Cristo, fino a farci riempire dal Suo amore e dal Suo Spirito e siamo disposti a non considerare nulla come nostra sola proprietà. Mettiamo a disposizione degli altri quanto possediamo, con saggezza sì, ma con generosità, per la Sua gloria.

PREGHIERA

O Dio, non abbiamo nulla che valga la pena di dare o che Tu possa ricevere. Quel che di meglio abbiamo ci è stato dato da Te. Accetta noi stessi a quel che abbiamo. Tutto ciò che ci hai dato, aiutaci a considerarlo un servizio per gli altri. Amen.