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Gesù come re

Page history last edited by PBworks 16 years, 3 months ago

Gesù come re 

 

"Allora Pilato gli disse: «Dunque sei tu re?». Gesù rispose: «Tu dici giustamente che io sono re; per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità; chiunque è per la verità ascolta la mia voce»" (Giovanni 18:37).

 

La regalità di Gesù è suggerita dai paragrafi di apertura del vangelo secondo Matteo, che mettono in rilievo la Sua discendenza da Davide. I saggi d'Oriente (i re magi) cercano Colui che nasce come Re dei Giudei ed Erode teme la concorrenza che Egli potrebbe fargli. Tutt'attraverso i racconti dei vangeli si mette in evidenza costantemente il fatto che Egli sia Re dei Giudei e Re di Israele. Essi si concludono con la pretesa regale che ogni potenza ed autorità, sia in cielo che in terra, è stata affidata a Lui.

 

Gesù non attenua mai la Sua pretesa regale, ma sempre mette in chiaro come il Suo ideale fosse molto diverso da quello che prevaleva allora fra i Giudei. Il Suo concetto di Regalità Egli lo prende a prestito dal Salmo 72:4, dove il re è rappresentato come colui che fa giustizia agli afflitti del popolo e salva i figli del bisognoso. E' il contrasto fra la Sua idea di regalità e quella dei Farisei, che Lo porta alla Croce.

 

Per noi la lezione è chiara. Dobbiamo iniziare con il riconoscimento delle pretese regali di Cristo e continuare con il nostro omaggio ed ubbidienza. Egli solo diventa Salvatore, nel senso pieno della parola, quando Lo incoroniamo Re nel nostro proprio cuore. Con invariabile precisione Egli è descritto in primo luogo come Principe, poi come Salvatore. Questo ordine non può essere alterato senza recare danno alla vita della nostra anima (Atti 5:31; Romani 10:9; Ebrei 7:2). L'intero contenuto del Nuovo Testamento ne risulta trasformato quando la Regalità di Cristo è la pietra angolare, non solo di quella struttura, ma dell'edificio stesso del carattere del credente.

 

Non abbiamo paura di Cristo come Re. Egli è umile e mansuero, del tutto comprensivo verso i problemi della nostra vita. Egli ha condiviso la nostra vita. Era così povero che aveva dovuto affidarsi ai servigi misericordiosi di un amico per supplire ai Suoi bisogni fisici e ai rami di palma di una folla di contadini per accoglierlo trionfalmente come Re a Gerusalemme. Mentre Lo vediamo passare, quest'umile trionfo ingigantisce fino a rappresentare l'intera umanità. Le generazioni che precedono il Suo avvento e quelle che Lo seguono, si estendono per tutte le ere della storia umana e proclamano ed acclamano Cristo come Re. "...e cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell'Agnello, dicendo: «Grandi e meravigliose sono le tue opere, o Signore, Dio onnipotente; giuste e veraci sono le tue vie, o Re delle nazioni. 4 Chi non ti temerà, o Signore e non glorificherà il tuo nome? Poiché tu solo sei Santo; certo tutte le nazioni verranno e adoreranno davanti a te, perché tuoi giudizi sono stati manifesta" (Apocalisse 15:3,4).

 

Preghiera. O Dio, possano i nostri cuori coltivare la regalità di Cristo tanto che la nostra bocca lo proclami come nostro Re. Mentre Lo adoriamo come Meraviglioso, possa Egli diventare per noi il principe della Pace. Mettici in grado di porre il governo della nostra vita sulle Sue spalle, e del Suo governo e della Sua pace non vi sarà più fine. Amen.

 

Da "Our Daily Walk - Daily Meditations and a Prayer for Each Day By F.B. Meyer".

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