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Gesù: Spirito vivificante

Page history last edited by Paolo E. Castellina 15 years, 5 months ago

15 Novembre

 

Gesù, spirito vivificante

 

"Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l'ultimo Adamo è spirito vivificante" (1 Corinzi 15:45).

 

Adamo e Cristo descrivono due modi d'essere. Adamo è l'essere umano lontano da Dio, rovinato dal peccato e destinato a scomparire. Cristo (il "secondo o nuovo Adamo") è l'essere umano nuovo, in comunione con Dio, rigenerato e ristabilito in tutto il suo splendore, destinato, nei propositi di Dio, a subentrare come parte della promessa nuova creazione.

 

Potrei così farvi questa domanda, del tutto legittima nella prospettiva biblica: voi siete nel primo o nel secondo Adamo? Partecipate voi al modo d'essere del primo Adamo od avete abbracciato Cristo, il secondo Adamo, per essere coinvolti con Lui nella nuova creazione? E' quanto espresso dal capitolo in cui è contenuto il testo biblico di quest'ggi. Il contrasto fra i due "Adami" si trova nel fatto che il primo era semplicemente "anima vivente", il secondo, invece "spirito vivificante". Questa è la distinzione che Gesù fa all'inizio del Suo ministero e che pervade tutto il Nuovo Testamento. La sfera della fede cristiana è l'ambito dello spirito. Suo proposito è quello di elevare la creatura umana dal livello dell'anima a quello dello spirito.

 

L'anima sta al centro della nostra personalità. Siete voi, sono io, o qualsiasi altra persona. Da essa guardiamo a due mondi diversi. Da una parte guardiamo al mondo materia a cui siamo legati dagli organi della vista, dell'udito, del tatto, dell'odorato e dal gusto. Con il mondo dello spirito siamo legati attraverso gli organi dello spirito. Abbiamo l'opzione di scendere dalla scala a chiocciola in basso verso il materialismo, o ascendere verso Dio, in alto, nella comunione con Lui. Ahimè: troppo spesso ci lasciamo attrarre dalla "minestra di lenticchie" (Genesi 25:34) invece di salire la scala che raggiunge il Cielo.

 

E' chiaro che dobbiamo far conto di essere morti al peccato, dire di no alle sollecitazioni del nostro egoismo, così radicato nella nostra anima. Questo egoismo sta alla radice della nostra alienazione da Dio. Tutti i mali, sia di uomini come di angeli decaduti, trovano la loro origine nell'orgoglio dell'egoismo che vorrebbe innalzarsi al di sopra di ogni legge e persino di Dio stesso. D'altro canto, la beatitudine della vita celeste ci è accessibile quando questo stesso egoismo è inchiodato alla croce di Cristo e con Lui risorgiamo a novità di vita: "Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù"

(Romani 6:11),

 

In che modo l'egoismo può diventare "morto e sepolto"? Solo con la nostra identificazione con la Croce su cui Cristo è morto. Siamo stati inchiodati là nei propositi di Dio: dobbiamo accettare quella posizione e trarre da essa aiuto tramite una fede vivente in Lui. La Scrittura dice: "...quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì sé stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!" (Ebrei 9:14). Mediante quello stesso Spirito dobbiamo dire: "Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me" (Galati 2:20).

 

Vi dev'essere uno scambio di vite: quella del nostro egoismo con quella della vita del Salvatore crocifisso, risorto e asceso al cielo. E' così che lo Spirito di Cristo, operando questo in noi, diventa vivificante.

 

PREGHIERA

 

Sono, o Signore, il Tuo servitore, disposto a vivere non più per sé stesso, ma per Te, non più a servire il mio volere, ma il Tuo. Che io lo possa fare in modo degno e perfetto. Amen.

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