22 gennaio

GIUNTURE SLOGATE

"Ora il Dio della pace, che in virtù del sangue del patto eterno ha fatto risalire dai morti il Signor nostro Gesù Cristo, il grande Pastore delle pecore, vi perfezioni in ogni buona opera, per fare la sua volontà, operando in voi ciò che è gradito davanti a lui per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen" (Ebrei 13:20-21).

Il termine greco qui tradotto con “vi perfezioni” [καταρτίζω (katartizō)] significa letteralmente “completare, aggiustare, riparare, ristabilire, rimettere a posto membra slogate”. Nella Sua creazione originale, la volontà umana doveva registrare la volontà di Dio, dirle di sì e trasmettere gli impulsi ed i comandamenti divini al resto del nostro essere. Talvolta, sulle navi, prima che il telefono o altri mezzi di comunicazione avesse reso possibile far udire i suoi ordini contemporaneamente ad ogni membro del suo equipaggio, il capitano li comunicava normalmente all'ufficiale in seconda che gli stava accanto, il quale, a sua volta li ripeteva ad alta voce con un megafono. Questo intermediario può rappresentare la volontà umana, intesa a ricevere istruzioni dalla Volontà di Dio, che le trasmette poi ad ogni parte del nostro essere. Questo era l'atteggiamento del Signore Gesù per tutta la Sua vita terrena. Egli diceva: “Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e di compiere l'opera sua” (Giovanni 4:34);“Non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato” (Giovanni 5:30); “Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu” (Matteo 26:39).

Con la Caduta, però, la prevalenza della volontà di Dio e la fedele risposta della volontà umana è diventata disorganizzata. La volontà umana, invece di funzionare in armonia con la volontà di Dio, ha cominciato ad ubbidire alla volontà della “carne” nelle sue forme più rozze o raffinate. Non, dunque, ciò che Dio vuole, ma “ciò che io voglio” è diventato il principio operante della grande maggioranza delle creature umane. È così che la volontà, abusando delle sue prerogative, è diventata “slogata”, distorta, sconnessa. Un poeta ha scritto: “La nostra volontà è nostra affinché diventi la Tua”. Ecco quindi l'indicazione che noi si passi la questione “al Dio della pace ... che ha fatto risalire dai morti il nostro Signore Gesù Cristo”. Talvolta uno sciatore o un calciatore perde l'equilibrio o inciampa e, cadendo, un arto o una spalla gli si sloga. Il suo braccio è ancora nel corpo, ma è slogato, sconnesso, non risponde più come dovrebbe ai comandi del cervello. Non gli serve più, e così il medico o un massaggiatore, deve rimetterglielo a posto. Non è vero questo forse per ciascuno di noi? Siamo nel corpo di Cristo perché la grazia di Dio ci ha redenti, ma dobbiamo essere “riaggiustati”, portati in unione, in armonia operativa con la Volontà di Dio in Cristo Gesù. Chiediamo umilmente al grande medico delle nostre anime che, con la pressione forte ma gentile delle Sue mani, qui ed ora, “riaggiusti”, rimetta a posto le nostre “giunture slogate”, ribelli e non utili così a Lui, per farle tornare a rispondere fedelmente alla volontà di Dio. È così che Egli opererà tramite noi ciò che è gradito davanti a lui per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

PREGHIERA

Padre misericordioso! Affido a Te la mia volontà ed i miei desideri, le mie membra e le mie facoltà, i pensieri e i sentimenti, le aspirazioni del mio spirito, il mio tutto. Ti prego, fa sì che tutto in me funzioni per la Tua gloria e così per il mio vero bene. Amen.

Da "Our Daily Walk - Daily Meditations and a Prayer for Each Day By F.B. Meyer", 22 gennaio.