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I vantaggi dell'essere in Cristo

Page history last edited by Paolo E. Castellina 14 years, 9 months ago

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I vantaggi dell'essere in Cristo

 

12 “Ma agli altri [“per quanto riguarda il resto”] dico io, non il Signore: se un fratello ha una moglie non credente ed ella acconsente ad abitare con lui, non la mandi via; 13 e la donna che ha un marito non credente, s'egli consente ad abitare con lei, non mandi via il marito; 14 perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi. 15 Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono obbligati a continuare a stare insieme; ma Dio ci ha chiamati a vivere in pace; 16 perché, tu, moglie, che sai se salverai tuo marito? E tu, marito, che sai se salverai tua moglie?” (1 Corinzi 7:12-16).

 

L'impegno ad affermare e testimoniare, per quanto possibile, la santità e l'indissolubilità del matrimonio anche nel caso che il nostro coniuge non condivida la nostra fede, trova, nel testo di oggi, ulteriori giustificazioni ed un limite.

 

(1) Il coniuge non credente ne sarebbe particolarmente benedetto. I non credenti devono scoprire attraverso la buona testimonianza di una vita cristiana coerente, quanto sia oggettivamente bello, “vantaggioso” e gratificante vivere secondo i valori dell'Evangelo. Per quanto il mondo possa essere seducente, alla fine anche l'incredulo scopre quanto sia buona, salutare e desiderabile la vita “in Cristo”.

 

(2) Il coniuge non credente potrebbe giungere egli stesso, attraverso la buona testimonianza del credente, alla fede. Le benedizioni esteriori diventerebbero così pure benedizioni interiori allorché giungesse, per grazia di Dio, alla stessa fede. Il credente non assilla, non forza, non costringe, non impone la sua fede, ma, con tatto, pazienza ed amore, la rende desiderabile! La preghiera in favore dell'incredulo crea una “atmosfera spirituale” positiva tale da contrastare efficacemente le forze negative che si oppongono a Cristo [confronta 1 Pietro 3:1-2].

 

(3) C'è un indubitabile vantaggio per i figli. Essi hanno bisogno di genitori amorevoli ed in pace. Inoltre, benché una coppia “mista” comporti spesso problemi anche per l'educazione e l'influenza sui figli, il fatto stesso che uno dei coniugi sia “in Cristo” è tale da essere di benedizione e di speranza per la loro stessa condizione spirituale. È privilegio e responsabilità del genitore credente accompagnare i figli a Cristo, è un'espressione d'amore senza pari.

 

(4) Quando non c'è proprio modo di giungere ad un ragionevole modus vivendi fra i coniugi, è meglio (è “il male minore”) la separazione e il divorzio, perché la pace è un valore ancora più importante. Non sono obbligati a stare assieme per forza. L'indissolubilità del matrimonio è un ideale da perseguire e non può essere un'irragionevole imposizione.

 

Preghiera. Ti ringrazio, Signore, non solo per le benedizioni che io stesso ricevo in Cristo, ma perché le tue benedizioni si estendono pure da me alle persone che mi circondano, coniuge e figli compresi. Aiutami ad essere sempre di buona testimonianza cristiana affinché i non credenti vedano quanto sia desiderabile essere in comunione con te e possano giungere anch'essi alla fede. Nel contempo, dammi saggezza per affrontare le situazioni difficili preservando il valore della pace. Amen.

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