8 Novembre

I frutti dello Spirito: Pace

"Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti"  (Giovanni 14:27).

Il termine "pace" ha molti significati. Essenzialmente, però, nel Nuovo Testamento, ha a che fare con l'indicibile sollievo che coglie il peccatore che, consapevole di meritare la condanna giustamente inflittagli da Dio a causa dei suoi peccati, si vede concedere la grazia del completo perdono e della riabilitazione in forza di ciò che il Salvatore Gesù Cristo ha compiuto per lui.

"Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore" (Romani 5:1). La prima condizione della pace è rendersi conto ed accogliere con fede ciò che Cristo ha fatto per noi morendo sulla croce per guadagnare la nostra salvezza.

La seconda condizione è osservare la Sua Parola, persuasi che è vera, giusta, buona e salutare per noi, osservare i Suoi comandamenti. Il cristiano vede in ogni pressante dovere che gli è imposto l'appello del Suo amato Maestro. Il cristiano fa ogni cosa nel Suo nome e per la Sua gloria. Questo è il modo stesso in cui Gesù viveva. Egli è venuto su questa terra, infatti, non per fare la Sua volontà, ma quella del Padre. Egli considerava le più diverse circostanze che incontrava nella Sua vita come un'opportunità per servire. Talvolta deve soltanto accettare la Sua volontà e viverla con pazienza, altre volte deve adempierla.

Il cristiano ogni giorno dice a Dio: "DIO mio, io prendo piacere nel fare la tua volontà, e la tua legge è dentro il mio cuore" (Salmo 40:8). La regola del dovere è mutata nel servizio dell'amore per il quale non considera ogni sacrificio troppo grande da fare per Lui, come quella donna dei vangeli che si accosta a Gesù esprimendogli il suo amore nel dono che Gli fa di una preziosa ampolla d'alabastro con olio di nardo: "Maria allora prese una libbra di olio profumato di nardo autentico di gran prezzo, ne unse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo di quest'olio" (Giovanni 12:3).

Pace per il cuore oppresso! Gesù non ignora i sentimenti e le afflizioni del cuore umano. Forse che Egli si aspetta che noi siamo assorbiti nei Suoi interessi senza che Egli si prenda cura dei nostri? No. Egli sa dove si trovano coloro che Egli ama, ne conosce i nomi, i bisogni, le afflizioni. Egli è disposto ad operare per loro ben al di là delle loro stesse aspettative. Davide, salito al potere, non si dimentica di beneficare coloro che avevano avuto a che fare con l'amato Gionatan (2 Samuele 9). Gesù si prende cura della suocera di Pietro, ammalata, solo perché è legata a lui (Matteo 8:14).

Affidiamo a Cristo tutto ciò che ci fa stare in ansia, sia noi stessi che gli altri. Trasmettiamo a Lui le nostre cure ed affidiamogliele! Affidiamo a Lui ogni cosa con fiducia e ...non pensiamoci più! Lasciate che la pace di Cristo conservi il vostro cuore e la vostra mente come una sentinella e governi in voi come il solo giudice ed arbitro dei vostri pensieri ed azioni. Se vi sono dei pensieri che vorrebbero entrare in voi per turbare questa vostra pace, fateli fermare sulla soglia. Se sorge una passione in voi che potrebbe minacciare l'armonia del vostro focolare interiore, fate sì che la soluzione sia la Pace di Cristo. "La mia pace," Egli dice, la pace che Lo preservava e che dominava in Lui. Egli ci chiama a condividerla, non solo nell'aldilà, ma anche qui ed ora. E' l'eredità fatta nostra mediante il Suo sangue e dal dono dello Spirito Santo.

PREGHIERA

O Signore, fa che io non mi accontenti solo di astenermi dal peccato, ma che, dimorando in Te, io possa portare i frutti dello Spirito, cioè amore, gioia e pace, per il Tuo onore e gloria. Amen.