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Io sono la verita

Page history last edited by Paolo E. Castellina 15 years, 6 months ago

17 ottobre

 

Io sono la verità

 

"Io sono la via, la verità e la vita" (Giovanni 14:6).

 

L'affermazione del Signore Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita" (Giovanni 14:6), è una di quelle frasi che ancora oggi lasciano perplessi. Avrebbe potuto dire che il Suo insegnamento è veritiero, che corrisponde a verità. E' questo che intende? Sì, certo, ma nella Sua affermazione c'è molto di più.

 

Anche se sono in molti oggi che mettono in dubbio l'esistenza stessa di una verità oggettiva, relativizzandola e dicendo, per esempio, che certe cose possono essere vere per alcuni in un determinato contesto, ma non per altri, per verità generalmente si intende la corrispondenza di un'affermazione o di un concetto ad un dato di fatto oggettivo.

 

Quando, però, Gesù dice: "Io sono la verità", Egli afferma il principio secondo il quale non basta dare il proprio assenso alla verità di determinate affermazioni, come quando, intellettualmente, si constata un fatto. Alla verità bisogna pure rapportarsi esistenzialmente, esserne coinvolti, agire su quella base. Immaginate di essere seduti in un cinema e di ricevere la comunicazione: "Il teatro è in fiamme". Non basta dire: "Grazie, ne prendo atto!", e poi far finta di nulla... Bisogna uscire, come si dice, ordinatamente dalla sala. Così quel che Gesù afferma, non solo è vero in sé stesso, ma ci coinvolte, ci chiama all'azione, esige da parte nostra una risposta.

 

Quando, ad esempio, l'evangelo ci parla dell'essere umano come di un peccatore condannato, sottoposto all'ira di Dio, e ci indica Gesù come Colui che ce ne salva, non basta dire: "Ne prendo atto", ma questa verità oggettiva mi riguarda personalmente e mi porta a chiedere: "Che cosa devo fare per essere salvato?". Al che la Scrittura mi risponde: "Credi nel Signore Gesù Cristo, affidati a Lui, seguiklo con fiducia, ubbidiscigli". La verità, così, che mi si annuncia, in realtà è una Persona con la quale devo rapportarmi. Anche nel caso che io rifiutassi di credergli, ne sarei comunque ancora coinvolto, avrei comunque a che fare con Cristo come persona, non potrei ignorarlo, perché, che mio piaccia oppure meno, un giorno sarò convocato davanrti a Lui per rendergli conto di come ho vissuti. Il Signore Gesù, se rifiutassi di accoglierlo come mio Salvatore, sarebbe comunque il mio Giudice. È un fatto oggettivo.

 

La Parola di Dio ê come "una spada a doppio taglio", ti convolge, ti ferisce, La verità é un'affermazione propositiva oggettiva, di fronte alla quale non puoi rimanere indifferente. Certo, posso rimanere indifferente ad essa, ma prima o poi la verità si rivolgerà contro di me costringendomi, scuotendo la mia indifferenza che così determinerà il mio destino. L'annuncio della Parola mi potrebbe lasciare indifferente, ma ne rimarrei comunque coinvolto, mio malgrado.

 

 

PREGHIERA

 

Signore Iddio, Tu mi interpelli con l'oggettiva Parola Tua fattasi Persona in Gesù Cristo. Scuoti la mia indifferenza e conveniente pigrizia e spingimi all'azione. Amen.

 

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