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Page history last edited by Paolo E. Castellina 4 years, 4 months ago

Lezione 2-3 < > Lezione 3-2


Un dono dal cielo - La necessità della Bibbia - Una serie di 25 lezioni sull'insegnamento della fede cristiana che si basa completamente sulla Bibbia, e inteso per principianti, per aiutarli a comprendere il dono più grande che abbiamo ricevuto da Dio

 

La Bibbia si spiega da sola

 

Si può leggere la Bibbia in molti modi diversi. Un modo molto originale è il caso di quella persona che legge la Bibbia dalla prima pagina all'ultima e, per tutto il tempo, continua a contare. Alla fine ha calcolato che la Bibbia contiene 3.500.000 lettere, 770.000 parole, e che la parola “Signore” ricorre 6.855 volte. Si annota anche altri dettagli di questo genere. Naturalmente, questo non è l'unico modo di leggere la Bibbia, ma non raccomandiamo di leggerla così. La Bibbia non è un libro di quiz e di parole incrociate, né un libro riservato solo a teologi, né è un racconto religioso. La Bibbia è la Parola di Dio.

 

La Parola di Dio

 

La Bibbia non è composta da una serie di parole sconnesse. In ciascuna pagina è Dio che ci parla. Egli parla attraverso i profeti, gli evangelisti e gli apostoli. Tutto ciò che è scritto nella Bibbia è interconnesso. Ecco perché non possiamo usarne un testo isolato da tutti gli altri. Tutto ciò che la Bibbia afferma, è stato scritto sotto la guida di Dio. Tutto ciò che vi si trova è la Sua Parola. Come facciamo a saperlo? A questa domanda vi è solo una risposta: è la Bibbia stessa che ce lo dice.

Non spetta a noi, esseri umani, dichiarare che la Bibbia sia un libro sacro. Non siamo noi ad elevarla allo stato di Parola di Dio. La Bibbia stessa afferma in diversi luoghi: Ascolta, popolo, Iddio vi sta parlando. “Ascolta, Israele!” (Deuteronomio 6:4).

Un esempio al riguardo si trova nella lettera agli Ebrei, dove lo scrittore cita alcune parole di Geremia (Ebrei 10:15-17; cfr. Geremia 31:33,34). Voi vi aspettereste che una tale citazione fosse introdotta da una frase come: “Nel libro del profeta Geremia possiamo trovare il seguente”, o qualcosa di simile. Non è però il caso. Troviamo qualcosa di totalmente differente: “Anche lo Spirito Santo ce ne rende testimonianza. Infatti, dopo aver detto...”. Segue, così, la citazione da Geremia.

Tutto questo significa che lo Spirito Santo, che è Dio stesso, pronunciò queste parole attraverso Geremia. Sono le parole di Geremia, ma, in ultima analisi, esse sono veracemente le parole di Dio.

 

Parole d'uomini?

 

Vi sono solo due possibilità:

 

  • La Bibbia è inaffidabile. Forse, qui e là, essa fa qualche osservazione veritiera e pertinente, ma in gran parte essa è piena di fantasie infantili e persino di ragionamenti che traggono in errore. O la Bibbia è solo opinione d'uomini, oppure:

  • La Bibbia è degna di fiducia. Accettiamo la Bibbia così come essa si presenta, un libro, cioè, attraverso il quale Iddio ci parla, cioè come Parola di Dio.

 

Quale delle due possibilità ha ragione? Come abbiamo detto prima, la risposta corretta è che La Bibbia è la Parola di Dio. Possiamo provare, però, che si tratti della risposta corretta? No, non nel senso di “prova” a cui si giunge per via di logica. E' per fede che sappiamo che la Bibbia è verace, che è Parola di Dio (Ebrei 11:1).

Nella sua seconda lettera, Pietro scrive su ciò che è raccontato in Matteo 17 (2 Pietro 1:16-21). Insieme a Pietro, Giacomo e Giovanni, il Signore Gesù, un giorno, si ritira sulla cima di un monte nel deserto. Allora si sente una voce che proviene dal cielo e che dice: “Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo” (Matteo 17:5). Pietro e gli altri due apostoli odono questa voce chiaramente. Essi, così, acquisiscono la certezza che Gesù è il vero Figlio di Dio, il Salvatore del mondo che era stato promesso, la cui venuta era attesa con ansia dal popolo di Israele. Quando Pietro, scrivendo la sua lettera, rammenta ciò di cui era stato testimone allora su quel monte, egli scrive: “E noi l'abbiamo udita questa voce che veniva dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo. Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori” (2 Pietro 1:18,19). Con “parola profetica” egli intende l'intero Antico Testamento. Egli accetta tutta la Bibbia come Parola di Dio. Pietro sapeva che tutto ciò che questi libri dicono su Cristo, era sicuro e certo. Con quella voce dal cielo, egli s'era ancor di più convinto della verità di quella Parola. Il dubbio non era più possibile.

Pietro si spiega ulteriormente al versetto 21 (2 Pietro 1:21). Egli mette in rilievo come la profezia non sia mai prodotto d'uomini. E' vero, era stata scritta da uomini come Mosè, Isaia, ed Ezechiele, ma non era il risultato della loro volontà o capacità. Essi erano condotti dallo Spirito Santo e pronunciavano il comando di Dio. Essi erano totalmente dipendenti da Dio. Essi erano guidati ed incoraggiati da Lui. E' così che autori umani sempre operavano sotto la guida di Dio, il grande Autore della Bibbia.

 

La Bibbia spiega sé stessa

 

Tutto questo significa che devi trattare la Bibbia con riverenza e rispetto. Iddio vi parla, e noi dobbiamo lasciarlo parlare. Questo significa che devi ascoltare con pazienza, e leggere attentamente. E' una forte tentazione quella di usare la Bibbia per i propri scopi. Quando quel che dice ti conviene, allora sei facilmente incline a mettere le tue idee nella Bibbia, o leggere in essa ciò che essa non contiene. Accade fin troppo spesso. Pietro lo chiama “interpretazione personale”. Non puoi, però, spiegare la Bibbia secondo i tuoi gusti e idee. La Bibbia spiega sé stessa, e questa è la regola che dobbiamo seguire.

 

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