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It 3-3

Page history last edited by Paolo E. Castellina 4 years, 4 months ago

Lezione 3-2 < > Lezione 4-1


Un dono dal cielo - La necessità della Bibbia - Una serie di 25 lezioni sull'insegnamento della fede cristiana che si basa completamente sulla Bibbia, e inteso per principianti, per aiutarli a comprendere il dono più grande che abbiamo ricevuto da Dio


Pregare è difficile

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Non puoi pregare molto bene se non sai bene chi sia Colui che stai pregando. Che cosa vuole Iddio da te? In che modo Lo devi servire?


 

Pregare come Dio insegna

 

Nella sua prima lettera, l'apostolo Giovanni scrive che Dio ode le nostre preghiere quando preghiamo secondo la Sua volontà. Si dice che sia la necessità ad insegnarci a pregare. Se però preghi solo quando sei nel bisogno, c'è il rischio di vedere Dio solo come un essere magico, una forza da invocare solo quando sei in difficoltà. In realtà, stai chiedendo a Dio di essere al tuo servizio, di servirti. La Bibbia, però, dice che siamo noi a dovere servire Dio. No, la necessità non ce lo insegna: è Dio che ci comanda di pregare. Egli vuole essere riconosciuto come il Creatore che governa su ogni cosa. Egli vuole essere riconosciuto come il Padre che si prende cura dei Suoi figli. Non si tratta tanto, quindi, di ciò che noi riteniamo necessario, ma di ciò che Dio dice essere necessario. Egli ci dice che dobbiamo pregare. Questo è ciò che pure troverai nella Bibbia.

 

La preghiera e la Legge

Gli Israeliti dell'Antico Testamento, conoscevano la volontà di Dio dalla Legge, i Dieci Comandamenti (Esodo 20:1-17 e Deuteronomio 5:6-21). La Legge, scritta su due tavolette di pietra, era conservata nell'Arca ed era proclamata da Dio stesso. E' ancora valida per noi quella Legge? I nostri sentimenti vorrebbero suggerirci che la preghiera e la legge siano in contraddizione l'una con l'altra. Con “legge” si pensa solo a quello che si può e non si può fare. Riteniamo che la legge limiti ed imprigioni la nostra vita. La preghiera, però, la si intende in modo diverso. E' qualcosa che viene da te. La preghiera e la Legge, però, non sono cose opposte. Si potrebbe persino dire che se non si conosce la Legge di Dio, non si possa pregare in modo appropriato.

A prima vista i Comandamenti non sembrano molto esigenti. Non uccidere (io non ho mai ucciso nessuno); non commettere adulterio (per molti, oggi, è difficile, eppure io amo mia moglie o mio marito); non rubare (io non sono un ladro); non rendere falsa testimonianza (non sono mai dovuto comparire in tribunale). La Bibbia, però, non è d'accordo con te su questo punto. Anche chi odia il suo prossimo è un omicida. Gesù Cristo dice che chiunque guardi una donna con più che un interesse ordinario, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore (Matteo 5:17-48). E che dire, poi, del quinto comandamento: Onora tuo padre e tua madre? Dalla Bibbia diventa chiaro come questo comandamento interessi ogni tipo di rapporto: “marito e moglie”; “padrone e dipendente”, “governanti e cittadini” (Efesini 5:22-6:20, e 1 Pietro 2:13-3:7). La Bibbia non lascia alcun dubbio sul fatto che Dio sia molto esigente.

Eppure, c'è molta gente che pensa che, quando si tratta della Legge di Dio, non vadano dopo tutto troppo male... Sono molto soddisfatti del modo in cui servono il Signore. La Bibbia, però, non la rende, per noi, così facile! Coloro che osservano la Legge e falliscono in un punto soltanto, sono colpevoli di trasgredire tutta la legge (Giacono 2:10). Uno che uccida ma che non commetta adulterio, non può dire di avere peccato contro un solo comandamento. Non ci sono comandamenti separati. Non si può separare l'uno dall'altro. L'intera legge è una Parola di Dio. E' una voce sola, e colui che disubbidisce in un suo punto, non presta veramente ascolto a Lui.

Gesù riassume la Legge come segue: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti” (Matteo 22:37-40). Ciò che Gesù diceva non era in sé nulla di nuovo. Nel passato era stato riportato in Deuteronomio 6:5 ed in Levitico 19:18.

 

Il terrore della tua vita

Nessuno può osservare la Legge di Dio. Tutti peccano contro questa legge, ogni ora, ogni giorno. Non possiamo osservare nemmeno uno di questi comandamenti. Se solo ci si pensa, questo dovrebbe veramente incuterci terrore e, in un certo senso è bene che tu veda quanto, in realtà, tu sia cattivo. Amare Dio al di sopra di ogni altra cosa ed il tuo prossimo come te stesso, significa che non ti puoi riporre la tua fiducia in alcuno o in alcunché, se non Dio.

Eppure, noi possiamo vivere con la legge di Dio, perché per ogni atto di disubbidienza, vi è perdono. Dobbiamo pregare per questo. Dovremmo pregare Dio affinché egli ci dia il Suo Santo Spirito, il quale ci mostrerà i nostri peccati attraverso la Legge (Luca 11:9-13; Romani 8:14,15; Galati 4:6).

 

Oltre a questo, dovremmo volgerci alla Bibbia e leggerla con rispetto, con attenzione, con impegno. Da questo nascerà il desiderio di fare la volontà di Dio. Quando chiediamo alla Parola ed allo Spirito di Dio di guidarci e di aiutarci nelle nostre preghiere, la nostra paura svanirà. La legge non ci terrorizzerà più!

 

La potenza di Dio

 

Spesso siamo assillati da tante preoccupazioni. Sembra che non vi sia fine alle nostre difficoltà, eppure questo non è per nulla necessario. Di fatto non ci è permesso di preoccuparci. Preoccuparci significa mancare di fiducia in Dio. La preoccupazione non è mai una risposta adeguata, né in tempo di guerra, né nella malattia, né quando siamo disoccupati, né quanto vediamo quanto minuscola sia la nostra comunità cristiana rispetto alla gran quantità di gente che abita intorno a noi. Eppure i discepoli di Gesù erano spesso preoccupati. Che fa allora Gesù? Egli rivolge la loro attenzione alla potenza di Dio. Egli si rivolge a loro dicendo: “Uomini di poca fede” (Matteo 6:25,34), non perché abbiano poca considerazione per Dio. Noi non riusciamo ad immaginare tutta la grandezza di Dio, ma spesso abbiamo di Lui un'immagine troppo ristretta. Può forse Iddio fare qualunque cosa? Sì, anzi, no, perché Egli non può mentire. Egli non può rinnegare Sé stesso (1 Samuele 15:29 e 2 Timoteo 2:13). Dio è onnipotente. Dio è potente da fare ciò che ha promesso. Puoi leggere chiaramente di questo nel Salmo 33 e 121.

 

Chiedi, e ti sarà dato; cerca e troverai; bussa e ti sarà aperto (Matteo 7:7). Nel linguaggio d'oggi, questo significa pregare finché non si riceva, continuare a cercare fintanto che non si trovi, continuare a bussare fintanto che ti aprono. Non dubitare. Non pensare che non si possa far nulla, perché tu stai pregando Iddio, l'onnipotente! Egli è il Padre onnipotente che non lascerà mai i Suoi figlioli che Lo onorano al freddo. Prega! Cerca! Bussa! Perché Dio ci fa aspettare? Perché Egli non è un fornitore che semplicemente ci porti ciò che abbiamo ordinato. Potremmo anche non ordinare nulla. Possiamo chiedere, implorare ed aver fiducia! Dio vuole che ci si confidi in Lui perché egli è fedele, perché Egli è degno di fiducia. Senza dubbio Egli ascolta.

 

Le promesse di Dio

Per pregare bene, dobbiamo conoscere le promesse di Dio. Ecco perché dobbiamo conoscere la Bibbia. L'intera Bibbia è buona notizia, Evangelo. Nell'intera Bibbia Dio promette Sé stesso. Egli vuole essere il Dio dei credenti e dei loro figlioli.

Egli dà sé stesso. Egli dà lo Spirito Santo (Genesi 17:7: Esodo 20:1; Luca 11:13).

Colui che crede, dirà: “Egli, il SIGNORE, è il nostro Dio” (Salmo 105:6,7; Salmo 100:3).

Dio ci promette il perdono. Egli promette di benedire noi ed i nostri figli. Egli annuncia pure dei castighi verso coloro che non Lo servono. Puoi trovare esattamente questo in molti testi biblici. Leggi, per esempio, Esodo 34:6,7. Noi non meritiamo nulla. Noi abbiamo perso tutto. Noi dipendiamo in tutto e per tutto da Colui che abbiamo gravemente insultato. Se ti rendi conto di questo, noi potrai fare altro che metterti una mano sulla bocca ed umiliarti. Perché Iddio ci offre la Sua misericordia. Egli presenta Sé stesso a noi, affinché noi si vada a Lui. La preghiera è la cosa più difficile che ci sia al mondo. Tu non hai nulla da offrire, puoi solo ricevere. Non è facile per noi creature umane ricevere e riconoscere di non meritare nulla. Da questo, però, ne risulta che noi di fatto si riceva molto di più di quanto avessimo mai pensato. Un uomo in bancarotta diventa incredibilmente ricco perché egli è chiamato erede di Dio e coerede di Cristo (Romani 8:15-17).

 

Preghiera e ringraziamento

Quando sei in grande bisogno, allora ti senti di pregare di più. Durante la guerra le chiese erano piene, ma poi si sono gradualmente svuotate. Una volta passato il pericolo, anche la preghiera era cessata e dimenticata. La preghiera, però, richiede riconoscenza continua. Significa fare sempre proprie le Sue promesse e considerare sempre Dio il nostro Dio. Significa rispondere costantemente alla Parola di Dio. La preghiera significa rimanere fedeli a Dio in ogni circostanza (Atti 4:29; Giovanni 17:15-19; Matteo 26:36-46).

La preghiera non è solo per i nostri bisogni quotidiani, essa pure richiede quotidiano ringraziamento. Lo scrive soprattutto Paolo, e vale veramente la pena di leggere ciò che dice. Egli non prega mai senza, nel contempo, ringraziare Dio, e non ringrazia mai Dio senza pregare. Quando siamo nel bisogno e preghiamo senza ringraziare, in noi c'è qualcosa che non ba (Efesini 1:15-18; Filippesi 1:3-6; Colossesi 1:3-10; 1 Tessalonicesi 5:16-18; Luca 17:11-19).

Preghiera e ringraziamento: ecco ciò che non dobbiamo mai dimenticare.

 


Domande per la lezione 3

La Bibbia parla da sé stessa

  1. Che cosa intende Pietro quando dice che la Bibbia è “una lampada splendente in luogo oscuro” (2 Pietro 1:19)?

  2. Che cosa dice Paolo sulla Bibbia in 2 Timoteo 3:16?

  3. La Bibbia è stata scritta da uomini, ma essa di fatto ha un altro autore. Essa è stata “ispirata” (come si dice talvolta). Che cosa significa?

L'umanità si divide

  1. Perché Dio respinse l'offerta di Caino ed accettò quella di Abele? (Vedi anche Ebrei 11:4).

  2. In Genesi 4:23 possiamo leggere il canto di Lamech. Quale dovrebbe essere l'atteggiamento del cristiano verso questo modo di parlare? (Vedi Matteo 18:21,22 e Romani 12:17-21).

  3. Leggi Romani 3:9-20. Un credente, di per sé stesso, non è migliore di un incredulo. Qual è, così, la differenza fra una persona che crede ed una che non crede?

Pregare è difficile

  1. Puoi dire con parole tue che cosa significhi pregare nel nome di Gesù?

  2. Perché noi dobbiamo, se preghiamo bene, chiedere il perdono dei nostri peccati?

  3. Iddio, nella Sua sapienza, non sempre ci dà quel che noi Gli chiediamo. Che cos'è che Dio ci dà sempre quando Glielo chiediamo? Vedi Salmo 32:5; Isaia 1:18 e Luca 11:13, fra gli altri.

(3, Continua)

 

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