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L'esclusiva appartiene solo a Dio

Page history last edited by Paolo E. Castellina 14 years, 9 months ago

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L'esclusiva appartiene solo a Dio!

 

1 E io, fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunciarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; 2 poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso. 3 Io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore; 4 la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 5 affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio” (1 Corinzi 2:1-5).

 

L'apostolo Paolo si dimostrava un efficace comunicatore dell'Evangelo. In seguito alla sua predicazione, molti erano giunti al ravvedimento ed alla fede nel Salvatore Gesù Cristo. Significa forse che, per questo, egli si era avvalso delle raffinate tecniche di persuasione sviluppate dagli esperti di eloquenza e di retorica del suo tempo (per altro molto avanzate)? No, di fatto egli dice: “Io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore” (3). Come si spiega allora il suo successo? Perché attraverso di lui era stata ed è all'opera la potenza di Dio, secondo la promessa stessa di Gesù: “Quando sarà venuto [lo Spirito Santo], convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio” (Giovanni 16:8).

 

Siamo indubbiamente di fronte a un'ulteriore “provocazione” di Dio. Affinché nessuno possa vantarsene, attribuire gloria a sé stesso, Dio non fonda l'Evangelo sulla (corrotta) sapienza di questo mondo, né sceglie le persone che si considerano meritevoli (la condizione di peccato in cui ci troviamo pregiudica ogni presunto merito). Allo stesso modo il successo dell'Evangelo a convertire ed a salvare, non può essere spiegato dalla sociologia e dalla psicologia, né dall'uso di tecniche di persuasione, di condizionamento, di propaganda e di manipolazione delle quali alcuni sono esperti (“l'eccellenza di parola o di sapienza”). L'Evangelo risulta potentemente efficace, nonostante il mezzo “debole” della predicazione e nonostante l'oggettiva debolezza ed inadeguatezza dei suoi portatori, perché attraverso di esso Dio è all'opera, lo stesso Dio che fa risorgere dai morti Gesù, “debole e sconfitto”.dalle potenze di questo mondo. L'opera di salvezza che Dio porta avanti in questo mondo, dunque, non è e non può essere il risultato di nulla che in questo mondo si architetti, non di movimenti politici o religiosi, non è e non può essere frutto dell'ingegnosità umana ad un qualsiasi livello, ma dipende in tutto e per tutto ed in esclusiva dall'opera indipendente di Dio.

 

Paolo si era proposto di “non sapere altro” che “Gesù Cristo e lui crocifisso” (2). Questo non vuol dire che il cristiano non si debba occupare d'altro che “di Bibbia”, ma che la fede cristiana non è e non può essere “completamento” o integrazione di nulla che si trovi in questo mondo. Esso non è un “supplemento” o “un valore aggiunto” dei “curriculum” di questo mondo, ma è “altro”, spesso in palese contraddizione di quanto questo mondo insegna e pratica. Per l'Apostolo Cristo è il valore più importante. Egli Lo tiene in altissima stima e considerazione nonostante l'ignominia della croce (cosa che il mondo considera squalificante), anzi, siamo fieri della croce perché in essa si manifesta l'amore e la grazia di Dio nei nostri confronti.

 

Preghiera. Signore Iddio, i prodotti dell'ingegnosità umana sono stupefacenti e me ne avvalgo con riconoscenza come Tuoi doni. La salvezza che Tu ci provvedi in Cristo, però, è solo Tua prerogativa e vale più di ogni altra cosa. Che io ne sia persuaso. Amen.

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