23 Agosto

L'equilibrio della vita

"E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati" (Atti 2:46-47).

Il culto al tempio e il culto domestico, nelle case, dovrebbe pure far parte integrante del nostro stile di vita cristiano. La vita del cristiano, infatti, è diretta e localizzata da Dio stesso. Sia la tempio che la nostra casa sono importanti agli occhi di Dio.

Il tempio rappresenta la nostra vita "spirituale", la "casa" la nostra vita ordinaria di tutti i giorni. Il nostro cibo quotiano è altrettanto importante per Dio che l'ordinanza della Cena del Signore. Prendete il vostro cibo quotidiano "con gioia e semplicità di cuore" oppure lamentandovi? Eseguite i vostri doveri quotidiani comuni con gioia e con riconoscenza? Questo ci sarà possibile solo quando comprenderemo che la grandezza della vita non consiste tanto nel fare "cose grandi", ma nel fare in modo grande le piccole cose! "Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze" (Ecclesiaste 9:10).

La nostra vita potrebbe essere paragonata agli arazzi di Gobelin intessuti pazientemente con un telaio, con diversi subbi di ordito e diverse navette per la trama. La produzione di questi arazzi e noiosa e ripetitiva. Mentre li si produce non  si scorge alcun disegno sensato, perché si opera sul retro dell'ordito. A lavoro terminato, però, se si gira il manufatto, si potrà ammirare un disegno degno del palazzo di un re! E' così con  la nostra vita: "Lavoriamo, soffriamo e non se ne vede mai la fine e talvolta persino un costrutto. Dio però lo vede, e quando Egli ci solleva dal nostro lavoro, Egli ci rivelerà la grande immagine che Egli, l'Artista per eccellenza, ha intessuto con il nostro lavoro, proprio quello che ci sembrava così sterile".

C'era grande gioia nella vita dei primi cristiani. Condividevano ciò che possedevano gli uni con gli altri e lo facevano con gioia. Per questo erano ammirati dalla gente. Fra di loro c'era autentica solidarietà.  Il dare ed il prendere della vita è così importante! Siamo contenti di ricevere, ma che dire del dare? Ci piace essere serviti, ma ci piace anche servire? Eppure la vera gioia si trova non tanto nell'essere serviti, ma nel servire. Quando impariamo il segreto del lodare Dio in ogni cosa e per ogni cosa, quando rifiutiamo di chiuderci in noi stessi nelle nostre afflizioni, ma forziamo il nostro spirito ozioso ad entrare nella gioia di coloro che ci stanno attorno, allora non avremo difficoltà a vivere con gioia e con piacere.

PREGHIERA

O Signore, rinnova il nostro spirito ed attira a Te il nostro cuore affinché il nostro lavoro non sia per noi un fardello, ma una gioia; dacci un tale forte amore per Te da addolcire ogni nostra ubbidienza. Amen.