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La grazia dello Spirito Santo

Page history last edited by Paolo E. Castellina 14 years, 8 months ago

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La grazia dello Spirito Santo

 

1Circa i doni spirituali, fratelli, non voglio che siate nell'ignoranza. 2 Voi sapete che quando eravate pagani eravate trascinati dietro agli idoli muti secondo come vi si conduceva. 3 Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo” (1 Corinzi 12:1-3).

 

In questo capitolo l'Apostolo affronta un altro problema della comunità cristiana di Corinto, l'abuso che facevano dei doni dello Spirito Santo (il testo originale non parla di “doni”, ma “delle (cose) spirituali”. Molti fra loro, avendo ricevuto da Dio particolari capacità, si vantavano di queste, ritenendosi superiori ad altri che non le avevano ricevute e, privi dell'amore che avrebbe dovuto caratterizzarli, non comprendevano lo scopo per il quale li avevano ricevute: l'edificazione della comunità. Ecco così che l'Apostolo, in primo luogo, insegna che, attraverso il Suo Santo Spirito, Dio è il datore di queste capacità, e poi parla della loro funzione. Egli prova, sulla base della loro stessa esperienza, che quelle cose delle quali si gloriavano erano state impartite loro per grazia (erano un favore immeritato) dato che prima che Dio li chiamasse a Sé attraverso l'annuncio dell'Evangelo, non erano che idolatri superstiziosi ed ignoranti, stupidi, privi di luce spirituale. Per loro non erano quindi capacità che potessero dirsi naturali, ma erano frutto dell'immeritata benignità di Dio.

 

Lo Spirito Santo è Dio che, nella Sua grazia, sovranamente si compiace di chiamare a Sé uomini e donne spiritualmente morti, colpevoli e condannati a causa dei loro peccati. È lo Spirito Santo che, attraverso l'annuncio dell'Evangelo, spiritualmente li vivifica e li rigenera, facendo loro prendere coscienza della loro condizione e portandoli al ravvedimento ed alla fede salvifica in Gesù Cristo. È soltanto grazie all'opera misericordiosa dello Spirito Santo, infatti, che una persona può giungere a dichiarare quella che è diventata così Sua persuasione profonda, cioè che Cristo è il proprio Signore ed il Salvatore. Prima, infatti, senza questo Spirito, governata com'era dall'Avversario di Dio, non poteva che ripetere quel che Satana le suggeriva, cioè che Cristo è maledetto, un mentitore, un nulla che non meritava più attenzione di quel tanto e che “certamente” non aveva bisogno di Lui. La trasformazione di una persona da incredulo o da indifferente a credente impegnato in Cristo e che senza vergogna lo proclama, è davvero un miracolo, un miracolo dello Spirito Santo. Non è frutto della propria autonoma decisione, perché se Dio avesse dovuto attendere questa decisione, essa non sarebbe mai venuta più di quanto non sia possibile chiamare a sé un uomo morto, chiedendogli di alzarsi e di camminare. Efficace illustrazione di questo può essere la risurrezione di Lazzaro (Giovanni 11). Lazzaro è ormai morto “da tre giorni” (morto e sepolto al di là di ogni dubbio). È così che Gesù gridò ad alta voce: 'Lazzaro, vieni fuori!'" (Giovanni 11:43). Questa chiamata sarebbe stata del tutto futile e ridicola se Gesù, nel contempo non avesse ridato vita a Lazzaro permettendogli di udire la voce di Gesù e di rispondere ad essa venendo fuori dal sepolcro verso di Lui. È allora che Lazzaro viene sciolto dalle fasce che l'avvolgevano e lasciato andare. Così è per tutti coloro che vengono ad un'autentica ed impegnata fede in Cristo. È è un miracolo dello Spirito Santo.

 

Preghiera. Signore Iddio, Ti ringrazio che il Tuo Spirito Santo mi ha vivificato spiritualmente permettendomi di venire a Te, come pure dei meravigliosi doni che per Tua grazia mi hai concesso. Amen.

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