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Le intuizioni dell'amore

Page history last edited by PBworks 16 years, 2 months ago

29 Gennaio

 

LE INTUIZIONI DELL'AMORE

 

"Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore»” (Giovanni 21:7).

 

È l'amore che ci permette di “vedere” più rapidamente. Giacomo era lì, pieno di pratico senso comune. Anche Tommaso era lì, ma crederà solo più tardi. Pietro si era dichiarato pronto a morire con Gesù e per Gesù, ma poco dopo Lo rinnega. È Giovanni, il discepolo “che Gesù amava”, quello che diventerà l'apostolo per eccellenza dell'amore, che per primo riconosce il Maestro. Non si sa in che modo Lo riconosca: forse dall'intonazione della Sua voce, forse perché ha maggiore introspezione nelle cose, oppure perché Gesù in questo lo aiuta. Le intuizioni dell'amore, però, sono quelle che ci permettono di “vedere” più rapidamente. Le profezie cesseranno, le lingue estatiche pure, la conoscenza intellettuale non sarà più oggetto di corsi di studio. Nessuna di queste cose potrà aiutarci quando verrà l'ultima ora. L'amore, però, non verrà mai meno e quelli che avranno amato vedranno in modo più rapido, più certo, più soddisfacente.

 

È l'amore che unisce e noi crediamo che Gesù non vedeva l'ora che i Suoi fossero tutti finalmente riuniti con Lui, dove Egli si trova. Egli attende con ansia che anche noi vi arriviamo. Non credete che l'amico che è venuto sulla spiaggia ad attendere i Suoi dopo un lungo viaggio, non veda l'ora di accogliere anche voi e di vedere sempre di più accorciarsi la distanza che vi separa da Lui? Pensate che Pietro avesse trovato l'acqua fredda e sgradevole quando vi si tuffa per raggiungere il Maestro, o che avesse paura di rovinarsi la sua veste di pescatore? Non aveva nessun altra cosa che occupava la sua mente che incontrare Gesù: tutto il resto per lui non aveva più alcuna importanza. Se amiamo Gesù e incontrarlo è l'unica cosa che veramente ci importa, ogni altra preoccupazione svanisce. Non temiamo nemmeno più di abbandonare questa vita per incontrarlo di persona, anzi!

 

In quel bel mattino noi ci riconosceremo e ci aiuteremo vicendevolmente. Il discepolo che Gesù amava dice a Pietro: “E' il Signore!” e gli dà la preferenza! Certamente Giovanni sarebbe stato scusato dagli altri, se egli si fosse immediatamente gettato in acqua per arrivare a nuoto da Gesù! Non lo fa subito, però. Egli sapeva quanto Pietro avesse sofferto, quanto desiderasse un'occasione per cancellare il passato, quanto avrebbe valorizzato i pochi momenti extra di comunione privata. Giovanni così dice: “E' il Signore!” sapendo molto bene che effetto quello avrebbe avuto sul suo impulsivo amico.

 

Questo, probabilmente, è “il Galateo”, il comportamento cortese, del paradiso. Talvolta supponiamo che in paradiso vi sarà una folla tale che non riusciremo nemmeno ad avvicinarci al Signore! I più grandi santi, però, saranno sempre i più umili ed i più gentili. Verranno ad incontrarci là dove siamo, magari nelle ultime file, e diranno: “Vieni e prendi il mio posto!”. Giovanni dice a Pietro: “E' il Signore!”.

 

PREGHIERA

 

Impartiscimi, o Dio, Ti prego, lo spirito del Tuo amore, affinché io sia sempre più desideroso di dare più che di ricevere, più desideroso di comprendere che di essere compreso, più considerato verso gli altri, più dimentico di me stesso. Amen.

 

Da "Our Daily Walk - Daily Meditations and a Prayer for Each Day By F.B. Meyer", 29 gennaio.

 

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