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Le fondamenta della fede cristiana

Page history last edited by Paolo E. Castellina 14 years, 7 months ago

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Le fondamenta della fede cristiana

 

1 “Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi, 2 mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l'ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano” (1 Corinzi 15:1-2).

 

La gloriosa risurrezione corporea del Signore e Salvatore Gesù Cristo, insieme alla promessa di una simile risurrezione per tutti coloro che a Lui si affidano, è il cuore pulsante della fede fede cristiana che ne determina l'identità stessa. Essa è uno degli elementi fondamentali che contraddistinguono il messaggio dell'Evangelo. Fra coloro che pure si proclamavano cristiani, a Corinto, però, c'era chi lo negava: “Ora se si predica che Cristo è stato risuscitato dai morti, come mai alcuni tra voi dicono che non c'è risurrezione dei morti?” (12). Considerandola forse “una concezione rozza e materialista”, dell'Evangelo proponeva una “versione riveduta”, conciliandolo con le “più avanzate” concezioni dello spiritualismo greco. Poteva questo, però, rimanere così “l'Evangelo di Cristo”? No, un Evangelo privo della risurrezione non può considerarsi più fede cristiana. È altra cosa, non ha più titolo di considerarsi tale. Lo afferma chiaramente l'apostolo Paolo in questo capitolo dove egli, rifiutando ogni compromesso, ne tratta in modo esteso.

 

L'Evangelo di Cristo ha un contenuto oggettivo ed inalterabile. Esso ci è stato trasmesso dagli Apostoli, è contenuto nel Nuovo Testamento, la chiesa cristiana l'ha ricevuto, ha il dovere di conservarlo, di viverlo e di ritrasmetterlo come tale. A questo Evangelo ogni cristiano degno di questo nome deve attenersi saldamente e fedelmente ritrasmettere tale e quale ci è stato annunziato. È accogliendo senza riserve questo Evangelo che siamo salvati. Nessuno può permettersi di modificarlo o di crearne “versioni rivedute”, quali ne siano le giustificazioni, altrimenti è davvero invano che avrebbe creduto in Cristo. C'è infatti chi pretende di “seguire Cristo” e la Sua dottrina rivelata e spiegata nel Nuovo Testamento, aggiungendone o togliendone elementi o “sviluppandolo” come gli sembra più conveniente, in nome, magari, di “nuove rivelazioni” o di una presunta “migliore comprensione” e riceverne ugualmente i benefici. È quello che fanno le sétte di ogni tipo, quello che sostengono istituzioni come la Chiesa cattolica-romana, quello che ci propongono “gli studi scientifici” o la filosofia evoluzionista. Alterare, cambiare, ristrutturare, aggiornare, integrare, rivedere, reinterpretare, riscoprire... potremmo moltiplicare questi verbi usati dai gruppi più diversi, con un unico risultato, però: un Evangelo che non è più quello che ci è stato trasmesso. Un tale Evangelo è però un falso Evangelo. Tutti questi cambiamenti, però, non sono possibili, sono una pretesa inusitata. L'Apostolo, infatti, dice: “...purché lo riteniate quale ve l'ho annunciato”. L'Evangelo di Cristo ha una sua precisa identità, è fondato su fatti precisi e sulla loro autorevole interpretazione, quella depositata nel Nuovo Testamento. Non si possono scalzare le fondamenta della fede cristiana e pensare che l'edificio rimanga in piedi, o alterare e “ristrutturare” l'edificio... mutandone le finalità. Quali sono le fondamenta della fede cristiana? Sono incentrate sull'identità e sull'opera compiuta da Gesù Cristo. Una cosa è chiara: la fede cristiana ha delle fondamenta, dei dati imprescindibili, pregiudicando i quali non solo si pregiudica la fede cristiana stessa, ma la propria salvezza stessa.

 

Preghiera. Signore, che io mi attenga fedelmente all'Evangelo così come ci è stato trasmesso dagli Apostoli a nostra salvezza. Amen.

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