| 
  • If you are citizen of an European Union member nation, you may not use this service unless you are at least 16 years old.

  • You already know Dokkio is an AI-powered assistant to organize & manage your digital files & messages. Very soon, Dokkio will support Outlook as well as One Drive. Check it out today!

View
 

Le implicazioni di una negazione

Page history last edited by Paolo E. Castellina 14 years, 7 months ago

78

 

Le implicazioni di una negazione

 

12 “Ora se si predica che Cristo è stato risuscitato dai morti, come mai alcuni tra voi dicono che non c'è risurrezione dei morti? 13 Ma se non vi è risurrezione dei morti, neppure Cristo è stato risuscitato; 14 e se Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione e vana pure è la vostra fede. 15 Noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, che egli ha risuscitato il Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se è vero che i morti non risuscitano. 16 Difatti, se i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; 17 e se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati. 18 Anche quelli che sono morti in Cristo sono dunque periti. 19 Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miseri fra tutti gli uomini” (1 Corinzi 15:12-19).

 

Chi mette in questione la realtà della risurrezione dei morti, così com'è predicata dagli apostoli di Cristo, spesso non si rende conto delle implicazioni di una tale contestazione. Di fatto rende il cristianesimo una scatola vuota o comunque, equiparandolo ad una qualsiasi altra religione, cosa per la quale non ne vale la pena di essere cristiani. Tanti oggi ne convengono. Quanto l'Apostolo evidenzia in questo testo lo si può bene applicare anche alle argomentazioni dell'incredulità moderna.

 

Negare la risurrezione dei morti: 1) Nega la risurrezione stessa di Cristo. Fa di Lui un bugiardo (perché l'aveva predetta), oppure un povero illuso, avvocato di cause perse. 2) Vanifica la predicazione cristiana che così diventa il solito moralismo delle religioni di questo mondo che lascia il tempo che trova. 3) Vanificava la loro stessa fede. A che servirebbe credere in Cristo? Diventerebbe “uno dei tanti” maestri di religione da mettere nel “pantheon” dei personaggi famosi, ottenendo il risultato di relativizzarlo. 4) Fa degli Apostoli dei falsi testimoni. Se non si può credere loro quando proclamano la risurrezione, come si potrebbe continuare ad aver fiducia in loro nelle altre cose che dicono? Diversi cristiani di Corinto criticavano, infatti, Paolo preferendogli altri maestri. 5) Toglie la base stessa del perdono dei nostri peccati e quindi l'effettiva nostra riconciliazione con Dio. Non vi sarebbe più alcuna certezza di salvezza. Nulla confermerebbe l'effettiva validità dell'opera di Cristo. Il significato della morte di Cristo in croce diventa così solo più una discutibile “questione di interpretazione” priva di carattere oggettivo. 6) Quelli che sono morti in Cristo sono periti per sempre. Possiamo dire loro addio per sempre: sono scomparsi nel nulla, Li conserveremo nei ricordi... Sono morti da illusi. “Almeno,” qualcuno direbbe, “sono morti contenti”. Magra consolazione... 7) Fa del cristianesimo una religione che riguarda solo le cose di questo mondo. Diventa solo un progetto fra i tanti per rendere migliore la vita in questo mondo in competizione con altri e di discutibile successo. Di fatto , la fede di molti anche oggi, priva di dimensioni trascendenti, è solo tutta rivolta “al sociale”. 8) Rende i cristiani solo dei poveri stupidi che si occupano solo di miti, leggende, cerimonie prive di sostanza e di scarsa rilevanza; insomma, una perdita di tempo! Il cristianesimo diventa così solo più una “tradizione culturale” che si può abbandonare senza rimpianti. Gli “stupidi”, poi, che ancora ci credono, possono essere manipolati e sfruttati dagli “intelligenti” che stanno al potere. Revisionisti, negazionisti, relativisti... Siamo sempre lì!

 

Preghiera. Signore Iddio, radico saldamente e con fiducia la mia fede nell'Evangelo di risurrezione. Non ne sarò deluso. Amen.


Comments (0)

You don't have permission to comment on this page.