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Nella casa del Re

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14 Luglio

NELLA CASA DEL RE

"Ascolta, fanciulla, guarda e porgi l'orecchio; dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre, e il re s'innamorerà della tua bellezza. Egli è il tuo signore, inchìnati a lui" (Salmo 45:10-11).

È difficile determinare con esattezza l'occasione di questo Salmo, scritto per celebrare un matrimonio nella famiglia regale. In esso, però, c'è molto di più delle immediate circostanze da cui è sorto. Riconosciamo in esso, infatti, sia un carattere profetico che la sua base storica, come pure il fatto che esso guardi avanti nel tempo verso Cristo, il Re. È citato in questo modo in Ebrei 1:8-9: "...parlando del Figlio dice: «Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. Tu hai amato la giustizia e hai odiato l'iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni»", e quindi è del tutto legittimo riferire questo Salmo al nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Il Suo regale diritto a governare è fondato, come risulta anche solo da questo Salmo, su diverse basi.

La giustizia del Suo Regno. "Il tuo trono, o Dio, dura in eterno; lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia" (6). Il nostro Re ama la giustizia ed odia la malvagia empietà di chi la prevarica. È per questo che il Suo trono è saldo ed è che Egli chiama a partecipare al Suo Regno tutti coloro che pure l'amano e sono puri di cuore. Se solo i governanti di questo mondo comprendessero e praticassero che vera autorità, forza e stabilità su fonda sulla giustizia e sull'integrità!

La gioia del Suo Regno. "Tu ami la giustizia e detesti l'empietà. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto d'olio di letizia; ti ha preferito ai tuoi compagni" (7). Il cuore giusto ed integro è pure un cuore colpo di letizia, di gioia. Il nostro Re ci insegna che santità non significa "musi lunghi ed abbattuti", sofferenza, vesti scure e seria austerità... ma è la radice e fonte di vera e durevole gioia. È vero che Gesù era: "uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia" (Isaia 53:3). Al di sotto, però, Egli aveva una gioia vera, permanente, eterna, come i fiori di primavera che sorgono da un terreno ancora coperto da fredda neve. La gioia autentica del cristiano è attraente perché riflette quella del loro Re.

L'amore del Suo cuore. "Il re s'innamorerà della tua bellezza" (11 a). La sposa è disposta a lasciare il suo paese e la casa di suo padre, e se noi prendiamo il Signore Gesù come nostro Re e "marito", per Lui saremo disposti a considerare ogni altra cosa come disprezzabile, Lui il valore supremo rispetto al quale ogni altra cosa o persona perde interesse o passa in secondo piano. "Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo"" (Filippesi 3:8). Ecco perché Gesù dice: "Così dunque ognuno di voi, che non rinunzia a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo" (Luca 14:33).

Egli è il tuo Signore. "Egli è il tuo signore, inchìnati a lui" (11 b). Ci viene rammentato che per quanto tenero possa essere per noi il senso dell'amore di Cristo, dobbiamo avere verso di Lui un grande rispetto, un timore reverenziale. Egli è il Re dei re, il nostro Sovrano. Profondo rispetto è la migliore base per il vero affetto. Non conosceremo mai pienamente la Sua salvezza fintanto che non Lo riconosceremo come Re, fintanto che non ci piegheremo (fiduciosi) di fronte alla Sua maestà e sovranità. "Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme; ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso" (Zaccaria 9:9). Egli: "Lo ha innalzato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele, e perdono dei peccati" (Atti 5:31).

"O porte, alzate i vostri frontoni; alzatevi, o porte eterne, e il Re di gloria entrerà" (Salmo 24:9). "Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me" (Apocalisse 3:20).

PREGHIERA

In ogni cosa intona il nostro cuore alla santità ed armonia del Tuo Regno. Affretta il tempo in cui il Tuo Regno venga in tutta la Sua potenza e sia fatta la Tua volontà sulla terra com'è fatta nel cielo. Amen.

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