12 Febbraio

NELLA VITA DI OGNI GIORNO

"Santificate il Signore Dio nei vostri cuori e siate sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domandi spiegazione della speranza che è in voi con mansuetudine e timore, avendo una buona coscienza affinché, quando vi accusano di essere dei malfattori, vengano svergognati coloro che calunniano la vostra buona condotta in Cristo" (1 Pietro 3:15,16).

Non c'è alcun dubbio sul fatto che se ogni cristiano cominciasse a vivere all'altezza dell'ideale del Nuovo Testamento, evitando sempre ciò che Cristo non sarebbe stato, e cercando sempre ciò che Egli sarebbe stato, non ci sarebbe quasi più bisogno di predicazione. La bellezza del carattere cristiano, infatti, sarebbe in sé sufficientemente attraente da conquistare a Cristo uomini e donne.

Mettiamoci a confronto con i suggerimenti dati nel capitolo da cui abbiamo tratto il nostro testo, oggi, cioè 1 Pietro 3:8-18.

Abbiamo noi “lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesù” tanto da non considerare la nostra reputazione qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente, e “abbassandoci” a servire gli altri fino alla morte in croce, se fosse necessario (Filippesi 2:6ss)? Siamo noi pieni di amor fraterno e benevoli tanto da considerare l'interesse altrui più importante del nostro? Siamo noi compassionevoli e misericordiosi verso gli afflitti e coloro che sono in distretta? Siamo noi cortesi, cioè pratichiamo un codice di condotta qualitativamente molto diverso da quello che è prevalente nel mondo? Come rispondiamo quando gli altri ci fanno del male? Rendiamo forse male per male od oltraggio per oltraggio o, al contrario, benediciamo, sapendo che a questo siamo stati chiamati? Benediciamo quando siamo insultati, oppure rendiamo la pariglia, con indignate parole di fuoco? Siamo pronti a lasciare a Dio la vendetta? Se vogliamo amare la vita e vedere dei buoni giorni, dobbiamo trattenere la nostra bocca dal male e le nostre labbra dal parlare con inganno, lasciando che sia Dio a renderci giustizia ed a liberarci. Proponetevi di ritrarvi dal male e di fare il bene, cercando e perseguendo la pace, per quanto stia in noi.

L'unica cosa che davvero dovrebbe essere oggetto delle nostre preoccupazioni è “santificare Dio nei nostri cuori”, diventare, cioè, noi stessi il Suo tabernacolo. C'è una porta nel nostro cuore che si apre verso la sala del trono che è riservata solo a Gesù? Abbiamo scritto su quella porta parole come queste: “Altri signori hanno dominato su di me, ma da ora in poi Egli solo è il mio Re”?

Siamo sempre pronti a rispondere a chiunque ci domandi spiegazione della speranza che è in noi? Questo è ciò che Pietro, in un'occasione memorabile, aveva mancato di fare. Anche noi potremmo fallire in questo, ma abbiamo disponibile l'aiuto dello Spirito Santo che ci insegnerà ogni cosa e ci ricorderà tutto ciò che Egli ci ha detto (Giovanni 14:26).

Abbiamo noi una buona coscienza, quella che ci permette di guardare negli occhi Dio e il nostro prossimo, non consapevoli di avere violato ciò che è buono e giusto, affinché, quando ci accusano di essere dei malfattori, siano svergognati coloro che calunniano la nostra buona condotta in Cristo.

Il cristiano, rigenerato dallo Spirito Santo, può avere questa certezza: “Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una parola che dirà: «Questa è la via; camminate in essa!»” (Isaia 30:21). A questa voce dobbiamo prestare ascolto.

PREGHIERA

Aiutami, o Dio, a vivere in modo tale che coloro che mi circondano, che mi dirigono o che io servo, possano desiderare avere l'amore e la gioia che essi vedono in me. Mostrami come applicare nelle cose comuni della vita quotidiana, i principi celesti di una vita “risorta con Cristo”. Amen.