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Non solo formalità

Page history last edited by Paolo E. Castellina 14 years, 4 months ago

1:1-2 Non solo formalità


1 "Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timoteo, alla chiesa di Dio che è in Corinto, con tutti i santi che sono in tutta l'Acaia, 2 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo" (2 Corinzi 1:1-2).

 

Benché la struttura delle frasi iniziali di questa lettera sia quella consueta per le lettere antiche: mittente - destinatario - saluti, il modo in cui l'Apostolo la elabora non sono solo formalità, ma rivela quali siano i concetti che in essa egli vuole evidenziare: (1) il preciso mandato apostolico che egli ha ricevuto; (2) il fatto che la comunità cristiana di Corinto appartenga a Dio soltanto, e (3) il concetto di chiesa come famiglia di Dio.

 

1. Paolo non si è arrogato da sé stesso la qualifica di Apostolo né essa deriva da un mandato ricevuto da una qualche chiesa od autorità ecclesiastica. Egli è apostolo per espressa volontà di Dio. A sé associa volentieri il collaboratore Timoteo, che cordialmente chiama fratello. La chiesa cristiana è una famiglia. Gesù disse: "Ma voi non vi fate chiamare 'Rabbì'; perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli" (Matteo 23:8). L'uguaglianza dei credenti in quanto fratelli e sorelle non esclude, però, la specifica funzione che ciascuno ha ricevuto da Dio nell'ambito della chiesa stessa. Infatti, "È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo" (Efesini 4:11-12). Questa distinzione non può essere annullata, né i ruoli ricevuti sono intercambiabili: essa va rispettata. Nessuno può permettersi di arrogarsi titoli o funzioni che in modo dimostrabile non abbia ricevuto. In che modo concilio fratellanza e legittima sottomissione a coloro che Dio ha stabilito su di me nella chiesa cristiana?

 

2. C'è un'unica "chiesa di Dio" ed essa trova a Corinto una sua espressione locale. Paolo ne mette così in rilievo l'universalità e la sostanziale unità. Il fatto stesso che questa lettera non sia "privata" ma, per così dire, "di pubblico dominio" nella chiesa pure lo mette in rilievo. L'identità di coloro che fanno parte della comunità cristiana di Corinto non si trova nella nazione o nella cultura in cui sono inseriti. Non ne è espressione, anzi, si distinguono da essa per il fatto proprio d'essere chiesa di Dio. Essi sono chiesa "con tutti i santi che sono in tutta l'Acaia". La loro identità locale non prescinde dalle comunità cristiane a loro circostanti. I loro problemi non sono solo "affar loro" ma riguardano pure ed influiscono sui cristiani (i santi ) dell'intera regione, i quali pure si avvalgono nel ministero apostolico di Paolo. In che modo "i miei problemi" riguardano pure i miei fratelli e sorelle nella fede?

 

3. Il saluto che l'Apostolo rivolge loro:"Grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal S ignore Gesù Cristo" si distingue dalle espressioni corrispondenti in uso nel mondo. Lo stesso termine italiano "saluti" deriva da "salute" come in: "Spero che siate in buona salute e che tutto vi vada bene". Per il cristiano la salute deriva da una specifica fonte e mai vi prescinde: Dio e Gesù Cristo. La nostra vita può essere sensata e felicemente realizzata solo nell'ambito della grazia e della pace che solo Lui impartisce. Il loro e nostro benessere dipende da Dio ed è presso di Lui che va cercato come un autentico Padre che provveda alla Sua famiglia. Cristo, però, non è qui nostro "fratello", ma condivide con Dio Padre il fatto di essere Signore sulla nostra vita. E' questo il carattere distintivo della fede cristiana. Mi considero del tutto dipendente da Dio per il mio benessere? In che modo è presso di Lui che lo ricerco? In che modo ne sono riconoscente?

 

Preghiera. Signore Iddio, Ti ringrazio per avermi chiamato a partecipare alla famiglia universale di coloro che Ti appartengono. Aiutami ad onorare come si conviene chi mi hai messo accanto. Riconosco di dipendere da Te in tutto e per tutto. Allontana da me ogni presunzione e confermami nella realtà delle Tue promesse di grazia e pace. Nel nome di Cristo. Amen.

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