3 Maggio

"Sia santificato il Tuo Nome" (Luca 11:2)

Il "nome" di Dio è la Sua natura, i Suoi attributi, come Egli a noi li rivela, le diverse qualità che Lo rendono quel che Egli è. Quando chiediamo che il Suo nome sia santificato, chiediamo che tutto ciò che Lo possa oscurare sia spazzato via come la nebbia mattutina. Lo ringraziamo per tutto ciò che conosciamo del Suo Essere meraviglioso, per il messaggio della Natura, per la rivelazione data a veggenti e profeti, per la Parola che procede da Lui, e per lo Spirito Santo che Lo rivela. Vi sono però ancora vaste aree inesplorate nell'Essere di Dio delle quali non sappiamo nulla, e vi sono miriadi che conoscono ancora meno di quanto conosciamo noi. Per la loro peccaminosa ignoranza e superstizioni, uomini e donne ganno mal compreso e mal rappresentato il carattere di Dio. È per questo che dobbiamo pregare che in questo mondo, ed in tutti gli altri mondi, la Sua gloriosa personalità sia compresa, apprezzata ed amata.

Pregare: "Sia santificato il Tuo nome" significa rammentare a noi stessi della grandezza e della gloria di Dio nostro Padre. Prima di  menzionare  qualsiasi richiesta per noi stessi, dobbiamo rimanere in silenzio! Facciamo in modo che la folla dei bisogni e dei desideri che sgomita importuna rimanga fuori dallo steccato che circonda i piedi del monte. Salite ad incontrare Dio considerando i bisogni del mondo e della vostra piccola vita subordinati al vostro maggiore desiderio che Dio sia amato, onorato ed ubbidito. Mettete gli interessi di Dio al di sopra dei vostri. Mettetelo gloriosamente sul trono nel pensiero e nelle richieste.

In un mondo che non conosceva né onorava il Nome di Dio, Gesù si proponeva di rivelare, svelare, tutte le Sue meravigliose profondità. Cerchiamo ogni giorno di conoscere di più di quel Nome e di farlo conoscere. È anche per l'ignoranza di Dio che tanti Gli voltano le spalle. Coltivano idee distorte a Suo riguardo, spesso ottenute dalla vita e dalle parole di gente che si professa religiosa, ma la cui religione è spesso un triste travestimento ed una ben cattiva rappresentazione di Dio. Quanto disonore danno a Dio anche innumerevoli nostri contemporanei, quanta assurda ostilità e ribellione c'è nel loro cuore verso la Sua maestà.

Uno fra loro recentemente ha scritto: "Dio, lasciami in pace, fammi vivere una vita come un uccello, o un serpente, o un insetto qualunque. E quando terminerò di esistere, lascia che la mia anima non debba annoiarsi in eterno a tessere le tue lodi, spegnila semplicemente, come prima che fossi stato concepito, perché io non ti ho chiesto di venire al mondo e di appartenere ad alcuno, né tu mi hai rispettato lasciandomi liberamente scegliere di esistere, ma me lo hai imposto con la tua prepotenza!". Quanta arroganza in queste parole, quanta irriconoscenza e cecità spirituale!

Se solo tanti solo conoscessero Dio, certamente rimarrebbero in stupefatto silenzio di fronte a Lui, pieni di vergogna e di paura per aver osato sfidarlo e contestarlo, ed altrettanto stupefatti per l'amore che Egli dimostra in Cristo per gente che nulla meriterebbe.

Si racconta come la mal riposta devozione di tanti soldati per Napoleone fosse così grande che persino feriti a morte, quando Egli passava loro accanto sul suo cavallo, essi si protendessero gridando: "Lunga vita all'Imperatore!". Egli era solo un presuntuoso omuncolo come ce ne sono stati tanti nel corso della storia che a spese di altri si erano innalzati ad una gloria patetica ed effimera. Non certo così con Dio, a cui va degnamente ogni onore e gloria. È quando assorbiamo completamente noi stessi nel dare gloria a Dio nel più alto dei cieli, che conosceremo la pace nei nostri cuori e diventeremo canali di buona volontà nel mondo che ci circonda come uomini e donne che Egli gradisce e che fanno la Sua volontà.

PREGHIERA

Padre celeste, rivelami, Te ne prego umilmente, il dolce mistero e bellezza del Tuo Nome - Abba, papà, Padre. Amen.

Dal Catechismo maggiore di Westminster:

D. 190. Per che cosa preghiamo nella prima richiesta?

Nella prima richiesta, cioè: “Sia santificato il Tuo nome”¹⁷, riconoscendo la più totale incapacità ed indisposizione che c'è in noi, come pure in tutta l'umanità, di onorare Dio come si conviene, preghiamo affinché Egli voglia, con la Sua grazia, dare a noi ed agli altri la capacità e la disposizione di conoscere, riconoscere e altamente stimare Lui, i Suoi titoli, attributi, ordinanze, Parola, opere, e qualsiasi altra cosa Egli si compiaccia di far uso per rivelare Sé stesso. Gli chiediamo, in secondo luogo, di poterlo glorificare in pensiero, parola ed azione. In terzo luogo, Gli chiediamo che Egli prevenga e rimuova l'ateismo, l'ignoranza, l'idolatria, la profanità e qualunque cosa Gli sia disonorevole. Gli chiediamo, infine, che, attraverso la Sua provvidenza che sovrasta ogni cosa, Egli diriga e disponga ogni cosa a promuovere la Sua gloria.