13 Settembre 

  

"Mentre camminava lungo il mare della Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare, perché erano pescatori.  E disse loro: ‘Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini’. Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono” (Matteo 4:18-20). 

 

Cristo adattava il Suo linguaggio al tipo di persone che incontrava e così raggiungeva la loro mente ed il loro cuore. È così che fa con questi pescatori intenti alle loro reti. Potremmo dire, anche se nella nostra cultura questo potrebbe essere considerato negativo, che Cristo “pesca” queste persone con un “amo” adatto a loro. In ogni caso, mentre per noi pescare significa togliere repentinamente la vita ad una creatura per potercene nutrire, quando Cristo “ci pesca” è per darci vita ed al costo della Sua stessa vita. “Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza” (Giovanni 10:10). 

 

Questi pescatori sul lago di Galilea continueranno così la loro opera in modo diverso, gettando le loro reti non più nel loro stretto circondario, ma nel grande oceano dell’umanità. Se solo avessero detto a Pietro che in pochi anni avrebbe portato alla fede in Cristo con la sua predicazione, più di tremila persone in una volta, l’avrebbe considerato impossibile! “Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone” (Atti 2:41). Non sappiamo mai che cosa ci attende quando lasciamo ogni cosa per seguire la chiamata del Maestro! 

 

“Venite dietro a me!” Questa è una sfida costante del Salvatore (cfr. Giovanni 21:19-22). Significa portare la croce, ma dobbiamo essere disposti a seguire Cristo fintanto che, come Lui, come un seme, cadiamo nel terreno e moriamo – moriamo alle nostre ambizioni, al nostro amore per il potere e ad essere influenti, alle nostre proprie forze e doni, per poter far spazio all’opera di Dio attraverso di noi. Dobbiamo imparare a non imporre noi stessi, ma a rimanere nel retroscena. La prima, seconda e terza condizione per una pesca di successo è quella di non apparire, di essere nascosti alla vista, apparentemente assenti, ma ben attivi per Lui. La migliore lenza ed il miglior amo per “pescare uomini” sono quelli dove l’elemento umano non è visibile ed il nostro unico proposito è quello di servire Cristo e di glorificarlo. 

 

Ci deve essere un lasciare le nostre reti e le nostre barche, e persino coloro che ci sono più vicini e cari (Cfr. Matteo 4:20-23). Dev’essere stato sicuramente difficile per quei fratelli lasciare le loro reti e pesca per seguire Cristo. Era prevalsa, però, l’attrazione della Sua personalità. Non è difficile persuadere qualcuno a rinunciare a cose di valore inferiore, se gli mettete di fronte l’immenso valore della Perla di gran prezzo. Allora volentieri venderanno ogni cosa pur di poterla possedere. 

 

PREGHIERA