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Quando la vita diventa una storia non edificante

Page history last edited by Paolo E. Castellina 15 years, 6 months ago

29 Settembre

 

Quando la vita diventa "una storia non edificante"

 

"Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira; finiamo i nostri anni come un soffio" (Salmo 90:9).

 

Questo Salmo probabilmente si riferisce al periodo in cui il popolo di Israele vagava nel deserto del Sinai avendo Dio, temporaneamente, impedito l'accesso alla Terra promessa a causa della loro disubbidienza e ribellione a Lui. Il popolo di Dio, a causa dei suoi peccati, era stato fatto girare a vuoto da Dio, affinché si rendesse conto di com'è la vita quando si ritiene di poterla vivere senza di Lui. Una vita vissuta senza Dio, infatti, per quanto si occupi il nostro tempo in tante attività, alla fin fine la si riscontra come una vita futile e vana, senza senso e costrutto, "che non ne vale la pena", priva di speranza e dove, anzi, ogni aspirazione o ideale umano sono considerati vuote illusioni. Una vita senza Dio non è "una storia edificante" da raccontare, è una storia che "gira e rigira" senza dire nulla di particolare, anzi, dimostrando  tutta la sua vacuità, com'è rappresentato dall'opera teatrale di Samuel Beckett "Aspettando Godot".

 

In quel momento storico, il popolo di Dio, ogni volta che si fermava, nel loro peregrinare, vi lasciava le tombe di quelli che morivano. La loro vita si era inaridita, i loro giorni scorrevano sprecati. Si rendevano allora particolarmente conto di come i loro giorni passassero come un soffio, o, come si esprime un'altra traduzione di questo versetto, come una parola che si pronuncia e che vola via, rapida, vana, breve, ripetuta semmai da un eco ugualmente effimero. Una vita effimera e vana come le chiacchiere oziose del bar! Il peccato ha gettato un'ombra su ogni cosa e rende la vita del mortale che vaga per questo mondo non solo breve ma anche vana.

 

Queste espressioni, però, non descrivono la vita ed i sentimenti dei discepoli di Gesù, ieri ed oggi. Esse non si applicano a loro, perché essi passano i loro giorni in consolante comunione con il Signore (una grazia davvero stupefacente), come dice il salmo: "Certo, beni e bontà m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del SIGNORE per lunghi giorni" (Salmo 23:6). Chi ha affidato al Signore la sua vita per viverla sotto la Sua grazia e guida, non fa l'esperienza dell'inconsistenza della sua vita, anzi! Essa non è solo "un soffio" perché, per grazia di Dio, è strettamente legata a quella del Risorto. Il cristiano, infatti, vive in Gesù, gode dello Spirito di Dio che dimora in lui. E' una vita ricca di interesse, piena di meraviglie, movimentata da molti cambiamenti, ordinata dalla provvidenza di Dio, non improvvisata o casuale. In Cristo la nostra vita diventa illustrazione della bontà celeste, parabola della sapienza divina, poesia del pensiero di Dio, registrazione dell'infinito amore. Beati coloro lei cui vite sono "storie edificanti" da raccontare!

 

PREGHIERA

 

Signore Iddio, Ti ringrazio che, per la Tua grazia, hai riempito la mia vita di senso e di prospettiva. Insegnami, te ne prego, a vederla veramente tale, a scorgere in essa la Tua presenza, a vedere ogni situazione come un'opportunità per servirti e come una lezione da imparare, per crescere nella fede, nella speranza e nell'amore. Quando poi mi sottoponi alle tue azioni disciplinari a causa dei miei peccati e fallimenti, fa sì che in esse io veda comunque il Tuo amore che mi vuole correggere per il mio bene. Amen.

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