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Quando squilla la tromba di Dio

Page history last edited by Paolo E. Castellina 14 years, 7 months ago

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Quando la tromba di Dio squilla...

 

50 “Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità. 51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. 53 Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità” (1 Corinzi 15:50-53).

 

Dopo avere fortemente insistito sul fatto della risurrezione del corpo in contrasto non solo a chi afferma che questa vita sia tutto ciò che abbiamo, ma anche a chi pensa solo ad una sopravvivenza dello spirito, non è forse ora una contraddizione affermare che “carne e sangue” non possano “ereditare il regno di Dio”? No, Paolo non ha detto che sarà questo corpo ad essere risuscitato, infatti “i corpi che si decompongono non possono ereditare l'incorruttibilità”. L'Apostolo afferma che questo nostro corpo sarà trasformato e “si rivestirà” di immortalità. Questo avverrà “in un batter d'occhio” quando Dio pronuncerà la parola creativa simile al “Sia...” della prima creazione (qui paragonato ad uno squillo di tromba, segnale d'azione) quando Cristo, secondo la Sua promessa, tornerà. Allora il vecchio mondo, quello che noi conosciamo, sarà sostituito dalla nuova creazione. Gesù stesso ne aveva parlato [“Io vi dico in verità che nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria...” (Matteo 19:28)]. Di questa nuova realtà Egli stesso ne era stato primizia. Difatti: “...ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta” (1 Corinzi 15:23). Verrà così il giorno in cui coloro che sono di Cristo (coloro che appartengono a Lui e che in quel momento saranno in vita) saranno fisicamente trasformati alla Sua immagine gloriosa, ed i morti (nella fede in Cristo) risusciteranno incorruttibili. Che giorno stupefacente sarà quello! Sarà come essere presenti alla creazione stessa del mondo. Sarà come il profeta Ezechiele reso spettatore della sconvolgente scena della rigenerazione di un'innumerevole schiera di morti (Ezechiele 37).

 

Tutto questo è per noi un mistero rivelato, componente essenziale della buona notizia dell'Evangelo. Si tratta, però, di molto di più di un “buono a sapersi”, perché la rigenerazione non è solo una realtà futura. Essa inizia nel presente, ogni qual volta la stessa potenza creatrice di Dio rigenera spiritualmente e converte delle creature umane unendole strettamente al Signore e Salvatore Gesù Cristo, per il tempo e l'eternità. È la realtà stupefacente della grazia di Dio che dona nuova vita sin da oggi in Cristo a tanta gente, fatto questo non meno stupefacente di quanto avverrà “all'ultimo squillo di tromba”. Il miracolo della conversione, infatti, è già sotto i nostri occhi. La tromba che squilla è oggi l'annuncio potente dell'Evangelo di Cristo che suscita nuovi cristiani, infondendo loro vita spirituale, spesso in modo inaspettato. Lo aveva affermato Gesù: “In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità vi dico: l'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno (Giovanni 5:24-25). Il morto che ha accolto la Parola di Cristo e che è passato dalla morte alla vita, forse sei proprio tu che leggi queste parole. Te ne rendi conto?

 

Preghiera. Signore, ti ringrazio dell'opera di grazia e di vita che stai realizzando in me e che giungerà a certo compimento. Amen.

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