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Risparmiarci o spenderci

Page history last edited by PBworks 15 years, 8 months ago

 1 Settembre

RISPARMIARCI O SPENDERCI?

"Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita" (Proverbi 4:23).

Risparmiare, custodire, preservare, proteggere è bene, anzi è necessario, ma...

Quando Gesù annuncia il Suo prossimo arresto, sofferenza e morte, Pietro replica: "Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai" (Matteo 16:22), cioè: "Risparmia a Te stesso la morte di cui parli - quest'amara sofferenza ed angoscia non sarà mai la Tua!". Voci come questa continuano oggi ad essere ripetute, molte sono, infatti, quelle che ci esortano a risparmiare noi stessi - le voci degli amici che ci amano; le voci della prudenza e della saggezza di questo mondo; le voci del nostro stesso cuore ribelle. "Risparmiati la fatica del comportarti da Cristiano!".
Questo non è il "risparmio", la "preservazione" necessaria alla quale la Parola di Dio ci esorta.
Gesù, infatti, ci dice: "Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà" (Matteo 16:24,25).

Non dobbiamo risparmiare il giudizio su noi stessi. Non dobbiamo permettere a noi stessi di fare cose che noi saremmo i primi a condannare in altri. Non supponiamo che vi siano mai ragioni, giustificazioni, per fare ciò che è sbagliato, cose che non tollereremmo mai nel nostro prossimo.

Non dobbiamo risparmiarci nel confessare i nostri peccati ed errori. La confessione onesta è uno dei test della vera nobiltà morale. Molti sono disposti a confessare a Dio i propri errori, ma sono molto meno disposti a confessarlo agli altri. Essere veramente dispiaciuti per il male che abbiamo fatto vuol dire andare da chi abbiamo offeso, ferito, o danneggiato, ammetterlo e chiedergli perdono. Non basta farlo solo di fronte a Dio, anzi, bisogna farlo prima. E' "umiliante", ma necessario. "Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì la tua offerta davanti all'altare, e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; poi vieni a offrire la tua offerta" (Matteo 5:23-24).

Il test supremo della bontà d'animo non sta tanto nel manifestarla nelle cose grandi, ma nelle cose minite, negli incidenti più piccoli del nostro carattere e pratica; non tanto quando stiamo sotto il riflettore dello scrutinio pubblico, ma quando raggiungiamo la luce del nostro focolare. E' impossibile eccellere nei momenti supremi se il nostro carattere è roso e corroso dalle nostre incoerenze quotidiane, infedeltà, vizi persistenti.

Risparmiarci? No, spenderci! Non possiamo veramente aiutare gli altri senza spenderci. L'unica opera che veramente valga è quella che ci costa qualcosa. La nuova Gerusalemme sarà splendente come l'argento e l'oro, ma quell'oro proviene dal sacrificio di Cristo e del Suo popolo, dall'oro che, sulla terra, non ha tenuto per sé, risparmiandolo, ma ha donato generosamente.

PREGHIERA

Padre sommamente amorevole, possa l'amore riempire e governare il mio cuore. Allora fluirà da me similitudine di carattere con Te e unione di volontà, affinché io scelga o rifiuti quello che Tu scegli o rifiuti. Amen

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