22 Maggio
SALMO DI ASCESA
"All'Eterno appartiene la terra e tutto ciò che è in essa, il mondo e i suoi abitanti. Poiché egli l'ha fondata sui mari e l'ha stabilita sui fiumi. Chi salirà al monte dell'Eterno? Chi starà nel suo santo luogo? L'uomo innocente di mani e puro di cuore, che non eleva l'animo a vanità e non giura con frode. Egli riceverà benedizioni dall'Eterno e giustizia dal DIO della sua salvezza. Tale è la generazione di quelli che lo cercano, che cercano la tua faccia, o Dio di Giacobbe. (Sela) O porte, alzate i vostri capi; e voi, porte eterne, alzatevi, e il Re di gloria entrerà. Chi è questo Re di gloria? È l'Eterno forte e potente, l'Eterno potente in battaglia. porte, alzate i vostri capi; alzatevi, o porte eterne, e il Re di gloria entrerà. Chi è questo Re di gloria? È l'Eterno degli eserciti; egli è il Re di gloria" (Salmo 24).
Cantiamo il Salmo 24 - Al Signore appartiene la terra (Salmo 24)
"Dio, che è ricco in misericordia per il suo grande amore con il quale ci ha amati, anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù" (Efesini 2:4-6).
Il Salmo 24 è composto da due parti, ma uno solo è il tema: la salita dell'anima santificata e quella del Salvatore trionfante alla presenza di Dio. Per noi, l'ascesa del nostro Signore precede la nostra, ma nei giorni in cui scrive il Salmista, l'ordine era l'opposto.
L'ascesa del Signore (1-2). L'elevata espressione poetica del nostro autore, suscitata dallo Spirito di Dio, anticipa la venuta del Re di gloria alle porte dell'eterna Città - la città ideale che, attraverso i tempi, ha chiamato a sé innumerevoli cuori di uomini e donne consacrati a Dio e che, in Apocalisse 21, è descritta discendere sulla nostra terra. Era come se le porte dell'Invisibile ne impedissero l'entrata. Si erano aperte a Dio, ma mai prima a "Dio manifesto nella carne". Era cosa nuova che Egli prendesse con Lui nell'invisibile mondo eterno la nostra stessa natura.
L'ascesa dell'anima (3-6). In Cristo e con Cristo siamo "seduti alla destra di Dio". Non c'e nulla che possa mutare questa realtà, né le nostre emozioni né le nostre incoerenze. Dobbiamo però rendere la nostra vocazione sicura. "Perciò, fratelli, sforzatevi sempre maggiormente di rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perché, facendo queste cose, non inciamperete mai" (2 Pietro 1:10). Ciò che nei propositi divini è nostro, deve essere fatto oggetto della nostra specifica richiesta e fatto nostro come esperienza quotidiana. Vi sono certe qualità di carattere che devono caratterizzare coloro che sono considerati degni di stare di fronte al Figlio dell'Uomo, non solo nell'aldilà, ma qui, ora, sempre ["Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo" (Luca 21:36)].
Dobbiamo essere "innocenti di mani". Il denaro che guadagnamo deve essere denaro pulito. Qualunque sia la nostra professione, non dobbiamo produrre nulla che contamini l'immaginazione o il cuore. Dobbiamo essere "puri di cuore". In Isaia 33:14-17, chè è un brano parallelo a questo, lo Spirito Santo è pagagonato ad un fuoco divorante, alla presenza del quale nulla può sussistere. Chiediamogli di purificarci con la Sua potenza. Non dobbiamo "elevare il nostro animo a vanità", cioè permettere a noi stessi di gonfiarci con gli applausi e le ricompense di questo mondo. Per queste molti vendono la loro anima, ma solo alla fine essi si sveglieranno per scoprire quanto siano prive di valore. Non dobbiamo "giurare con frode", cioè dobbiamo essere assolutamente trasparenti e sinceri, perché solo la veracìtà puo stare di fronte al Re della verità.
PREGHIERA
Che noi si possa vivere come persone che sono state risorte con Cristo e sedute con Lui. Amen.
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