28 dicembre

Tempeste

Leggere Luca 8:22-25

Le difficoltà della vita cristiana. Quelli che si imbarcano nell’avventura della fede con Cristo, anche se tutto dapprima può essere calmo, devono tener conto che potrebbero imbattersi in una tempesta. In questo mondo la cosa, anzi, è molto probabile. E’ comprensibile che la cosa ci spaventi. Dobbiamo però assumerci la vergogna delle nostre proprie paure e dare a Cristo la gloria per la nostra liberazione, consapevoli che "Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchia e non dorme" (Sl. 121:4).

In effetti possiamo incorrere in situazioni in cui veramente c’è da disperare. Allora il Signore ci può domandare: "Dov’è la vostra fede?". Si, la fede che il Signore è potente da intervenire anche nelle peggiori delle circostanze. Spesso esse non sono che una prova della nostra fede. In ogni caso in un mondo per il momento controllato da Satana, qualcuno forse può illudersi che quando noi intendiamo seguire la via di Cristo, egli se ne starà calmo e buono? Certo no. Farà di tutto per ostacolarci ed intimidirci. Chi però ha promesso di stare sempre vigilante al nostro fianco? Il Signore Gesù.

L’unico possibile soccorso. Cristo solo, inoltre, può sollevare l’anima afflitta dal senso di colpa e dal timore del castigo. Sono due sentimenti sani che molti disdegnano e che persino la psicanalisi moderna vorrebbe far tacere nell’uomo.

La risposta non è prendere "la pillola" per calmare questo tipo di dolore, ma far intervenire il Medico sulle cause del male (l’infrazione alla Legge di Dio). Si tratta della premessa stessa della vita cristiana. Allora dobbiamo andare con fiducia presso Cristo, chiamarLo Maestro e gridare, chiedendoGli aiuto, "Io perisco, se Tu non vieni in mio soccorso".

PREGHIERA

Signore, riconsacro a Te con fiducia la mia vita. Sii Tu la mia sapienza, la mia forza, il mio ardire. Amen.