| 
  • If you are citizen of an European Union member nation, you may not use this service unless you are at least 16 years old.

  • You already know Dokkio is an AI-powered assistant to organize & manage your digital files & messages. Very soon, Dokkio will support Outlook as well as One Drive. Check it out today!

View
 

Un amore che costringe

Page history last edited by PBworks 15 years, 8 months ago

10 Luglio

UN AMORE CHE COSTRINGE

"L'amore di Cristo ci costringe, perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono; e ch'egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per sé stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così. Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio" (2 Corinzi 5:14-20).

Un ambasciatore vive in terra straniera, ma non vi appartiene. Sta lì per rappresentare il proprio paese e non trascura alcuna opportunità per servirne gli interessi. Noi cristiani dobbiamo rappresentare nel mondo il Signore Gesù Cristo.

Nessuno oggi vorrebbe essere "costretto" a fare alcunché. Ci sono però circostanze in cui una forza impellente, più forte di noi, ci spinge a fare qualcosa e non ne possiamo fare a meno, Può essere la forza del peccato o della dipendenza da ciò che è male e cattivo, ma può essere anche una forza a fare del bene e ad amare. Il termine "costringe" suggerisce una pressione costante, qualcosa di impellente, come quando l'acqua è forzata in un tubo. L'apostolo Paolo dice: "Io agisco perché mi è stato affidato un compito che non potrei in alcun modo trascurare. Non sono padrone della mia vita. Potreste vedere questo, da parte mia come insolito e stravagante. Attribuite, però, la mia eccentricità a Cristo. E il Suo amore che agisce su di me e mi sospinge".

Che cosa intende con "l'amore di Cristo"? È l'amore che noi abbiamo per Lui o quello che Egli ha per noi?  È impossibile distinguerli, dividerli. Come il sole colpisce la luna che, a sua volta, ne riflette i raggi sulla terra, così l'amore che abbiamo per Cristo o per le creature umane, è il riflesso del Suo amore per noi. Tutto l'amore, nel nostro cuore freddo ed insensibile, è emanazione e riflesso dell'amore che da Lui procede, mediato dal Calvario e riflesso da noi come la luce del sole da uno specchio.

L'amore di Cristo non costringe tutti i cristiani perché molti non comprendono a sufficienza il significato profondo della croce. Quando però l'anima lo apprezza e passa dalla porta della morte nella vita di Dio, e allora che comincia a sentire l'amore di Cristo che costringe. Il perno della nostra vita deve essere il Cristo risorto: "Non viviamo più per noi stessi, ma per Lui che è risorto".

Talvolta udiamo parlare di certe persone come di eccentrici, letteralmente "fuori dal centro". Il cristiano è "eccentrico" rispetto al mondo perché è concentrico con Cristo. È così che diventiamo nuove creature. Quando per fede veniamo uniti a Gesù Cristo nella Sua croce e tomba, allora si realizza la transizione. Entriamo nella vita pasquale. Egli ci ha riconciliato con Sé stesso e ci ha affidato il ministero della riconciliazione - noi siamo dunque ambasciatori. Dobbiamo proclamare il perdono di Dio ai peccatori, spezzare le catene di coloro che sono tenuti in prigione e portare loro l'annuncio della liberazione.

"Quanto sono belli, sui monti, i piedi del messaggero di buone notizie, che annunzia la pace, che è araldo di notizie liete, che annunzia la salvezza, che dice a Sion: «Il tuo Dio regna!». Ascolta le tue sentinelle! Esse alzano la voce, prorompono tutte assieme in grida di gioia; esse infatti vedono con i propri occhi il SIGNORE che ritorna a Sion. Prorompete assieme in grida di gioia, rovine di Gerusalemme! Poiché il SIGNORE consola il suo popolo, salva Gerusalemme. Il SIGNORE ha rivelato il suo braccio santo agli occhi di tutte le nazioni; tutte le estremità della terra vedranno la salvezza del nostro Dio" (Isaia 52:7-10).

PREGHIERA

Riempi, o Signore, questa coppa vuota, calma questo cuore tremante. Fa' sì che la mia vita si abbandoni alla Tua volontà. O Signore dell'amore, fa' di me il suo strumento. Amen.

Comments (0)

You don't have permission to comment on this page.