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Un sacrificio eterno

Page history last edited by Paolo E. Castellina 15 years, 5 months ago

30 Ottobre

 

Un sacrificio eterno

 

"...quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì sé stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!" (Ebrei 9:14).

 

Il Nuovo Testamento, in particolare la lettera agli Ebrei, proclama il valore eterno del sacrificio del Signore e Salvatore Gesù Cristo, un sacrificio che non deve più essere ripetuto e che rende superfluo ed inutile ogni altro sacrificio espiatorio che si pretendesse di fare. Il sacrificio di Cristo sulla croce, benché così lontano da noi nel tempo e nello spazio, infatti, è talmente efficace che può, come dice questo testo biblico, purificare da ogni colpa, anche oggi, chiunque riponga in esso la propria fiducia. Spesso abbiamo difficoltà a capire come sia possibile!

 

La chiave per comprendere questo è nell'aggettivo "eterno" qui usato.Vuol dire "che dura per sempre", certo, ma non solo. "Eterno" sta anche per la qualità ed il carattere di ciò al quale viene apposto. Esso non è legato al tempo, non lo si misura con il tempo, non può essere descritto come passato o futuro, ma appartiene all'eterno IO SONO, è stato compiuto da Colui che è l'eterno IO SONO, appartiene a Colui che è sempre lo stesso. "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno" (Ebrei 13:8). Quando così il nostro testo dice: "...il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì sé stesso..." dobbiamo intendere che nella Croce di Cristo c'era questo elemento d'eternità, perché Egli è "l'Agnello, che è stato ucciso fin dalla fondazione del mondo" (Apocalisse 13:8 ND).

 

Ecco così come sia possibile concepire il sacrificio di Cristo contemporaneo ad ogni generazione umana e come ciò che è avvenuto su quella croce abbia un potere perenne. Molti secoli prima Isaia, cosi, poteva dire: "...erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti" (Isaia 53:4-5).

 

La croce di Cristo sono come braccia aperte per accogliere ogni peccatore che, consapevole del peso delle proprie colpe e della condanna che meritano, implora il perdono di Dio. Quei chiodi non si sono, per così dire, arrugginiti col tempo. Quando così su quella croce, con Cristo, offerto puro da ogni colpa, è pure inchiodato il nostro presuntuoso egoismo, con la potenza dello Spirito eterno, da quella morte viene trasmessa vita che purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!

Possiamo così anche noi dire: "...di modo che la morte opera in noi, ma la vita in voi" (2 Corinzi 4:10-12).

 

PREGHIERA

 

Ti benediciamo e Ti lodiamo, o Signore Gesù, che non Ti sei sottratto alla morte. Merttici in grado, attraverso lo Spirito eterno, di affidare tutto noi stessi al Calvario, affinché la Tua vita di risurrezione possa manifestarsi nella nostra carne. Amen.

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