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Una cura per la miopia

Page history last edited by Paolo E. Castellina 15 years, 7 months ago

 6 Settembre

UNA CURA PER LA MIOPIA

"Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo. Ma colui che non ha queste cose, è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati" (2 Pietro 1:8,9).

Il Signore e Salvatore Gesù Cristo, ieri ed oggi, forma gradualmente il carattere morale e spirituale dei Suoi discepoli. Dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo, con ogni impegno essi fanno uso delle risorse che Dio mette a loro disposizione per sviluppare in sé stessi caratteri che li rendono sempre più partecipi della natura divina divina che essi vedono nel loro Maestro. Come dice l'apostolo Paolo: "...fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo" (Efesini 4:13).

Questi caratteri che i cristiani sviluppano in sé ( fede ... virtù ... conoscenza ... autocontrollo ... pazienza ... pietà ... affetto fraterno ... l'amore), sono come perle della collana della quale essi si adornano. I due capi, fede ed amore sono come la cerniera che unisce e completa il cerchio.

Queste caratteristiche sono tali da far sì che essi non siano più né pigri né sterili come talvolta si può essere nella vita, anzi, miopi, dalla vista corta, come se avessero dimenticato di essere stati purificati dai loro peccati in vista di una vita abbondante ed utile. Infatti "In Cristo Dio ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui" (Efesini 1:4): "...infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo" (Efesini 2:10).

"In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo" (2 Pietro 1:11). L'idea è qui che Dio provvede abbondantemente per i Suoi, come quando nell'antichità i generali che tornavano vittoriosi dalla guerra, partecipavano, elargivano generosamente ai propri concittadini ciò che avevano conquistato. E' così che l'Apostolo dice: Fate in modo di non risparmiare nel provvedere a voi stessi "queste cose", di avere in voi stessi in modo abbondante queste grazie non solo per goderne voi stessi, ma per poterne condividere i frutti con gli altri. Non entrerete nella santa città, nel regno eterno di Cristo senza essere notati e soli. Vi accoglieranno uno stuolo di persone festanti perché non sarete come un vascello che entra vuoto nel porto, ma come uno carico di doni.

Notate l'ordine dei caratteri che siamo chiamati ad assumere. Ciascuno è nell'altro come una serie di scatole cinesi, ciascuno contiene un numero di altri caratteri che si inseriscono perfettamente al loro interno. Aprite quello su cui c'è scritto "fede" e troverete "virtù", aprite "virtù" e troverete "conoscenza", aprite "conoscenza" e troverete "autocontrollo"; aprite "autocontrollo" e troverete "pazienza"; aprite "pazienza" e troverete "pietà"; aprite "pietà" e troverete "affetto fraterno", aprite "affetto fraterno" e troverete finalmente "amore"!

L'Apostolo dice che coloro che mancano di "queste cose" sono miopi - vedono solo le cose vicine a loro, di questo mondo, non le cose reali dell'eternità. Il versetto 10 ci ammonisce a coltivare diligentemente queste grazie, perché esse ci impediranno di "inciampare". E' così che Dio ci preserva da ogni caduta: "A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria" (Giuda 24).

Il discepolo di Cristo così cammina sul sentiero dell'ubbidienza, credendo che Iddio gli supplirà tutto ciò di cui ha bisogno per vivere in modo buono e prodittivo, per la gloria di Dio e per la propria salvezza.

PREGHIERA

Accetta, o Padre misericordioso, la riconsacrazione di noi stessi a Te, corpo, anima e spirito. Concedici di poter essere sempre meglio come Gesù, puri, incontaminati, umili, pacifici, pazienti, contenti e riconoscenti. Amen.

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