6 Luglio

VERA BENEFICENZA

"Così dunque, finché n’abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede" (Galati 6:10).

Noi tutti abbiamo una missione da svolgere nel mondo, anche quando non siamo chiamati, per predicare l’Evangelo, ad attraversare i mari o visitare terre lontane.

Il comando di Cristo è rivolto a tutti i Suoi discepoli ed ha per oggetto chiunque ci sia vicino. Non dobbiamo attendere di essere avvicinati da qualcuno, dobbiamo diventare “vicini”, “prossimi” di chiunque sia nel bisogno. Il modo migliore per “far venire” il Regno di Dio è di portare al Salvatore la persona che maggiormente possiamo influenzare. Ogni grande opera al mondo è stata iniziata non da comitati, ma dalla consacrazione, abnegazione e devozione di singoli individui per la causa del Signore.

L’Apostolo indica qui tre modi per aiutare gli altri.

Il primo è quello di “rimettere in piedi” chi è caduto moralmente e spiritualmente. “Fratelli, se uno viene sorpreso in colpa, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine” (Galati 6:1). Quanto spesso nella vita cristiana un uomo o una donna è colto da qualche tentazione alla quale poi cede, e la cosa lascia una macchia profonda sul suo carattere. È così che Davide era caduto, ed anche lo stesso Pietro. Come devono stare male, quale rimorso devono sentire! Diversi Salmi rappresentano molto bene l’amarezza dell’essere consapevole dei propri errori e delle loro conseguenze negative. Chi cade in peccato porta su di sé, indubbiamente, un grave fardello e troppo spesso altri cristiani gli passano accanto con uno spirito critico privo di compassione. Nessuno gli fa visita, si evita di farci vedere in sua compagnia, e nessuno cerca di aiutarlo a ristabilirsi. Critica ed emarginazione sono purtroppo spesso il destino di molti cristiani che sbagliano, mentre dovrebbero piuttosto compassionevolmente essere aiutati a “rimettersi in piedi”, a “riparare i guasti” arrecati, a sanare le loro ferite. L’Apostolo dice: “Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo” (Galati 6:2). La “legge di Cristo” che noi siamo chiamati ad osservare, significa accostarci a chi è perduto, ristabilire l’errante e aiutarlo a portare il suo fardello, soprattutto perché potremmo essere noi stessi ad essere tentati ed a cadere nello stesso peccato.

Il secondo è sostenendo pastori ed insegnanti. L’Apostolo, poi, dice: “Chi viene istruito nella parola faccia parte di tutti i suoi beni a chi lo istruisce” (Galati 6:6). Questo implica la cura che dobbiamo avere per i pastori ed i ministri. Se tutti coloro che sono istruiti in chiesa ed alla Scuola Domenicale si impegnassero a sostenere coloro dai quali ricevono l’insegnamento, quanti affaticati servitori di Cristo si rinfrancherebbero con nuovo coraggio e speranza. È nostro dovere sostenere materialmente e spiritualmente con riconoscenza coloro che Dio ha incaricato a trasmetterci ed insegnarci la Sua Parola: “Gli anziani che tengono bene la presidenza, siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento” (2 Timoteo 5:17).

Il terzo è fare del bene a tutti. “Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo. Così dunque, finché ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede” (Galati 6:9-10). Le opportunità di fare del bene non mancano mai. Basta guardarci intorno e troveremo subito a chi dare una mano. Gesù dice: “I poveri li avete sempre con voi” (Giovanni 12:8). Portiamo i fardelli gli uni degli altri, specialmente quelli che portano i nostri fratelli in fede.

PREGHIERA

Signore, dacci la grazia di incoraggiarci gli uni gli altri, e mai di scoraggiare gli altri. Dacci la grazia di facilitare agli altri la vita, mai di rendergliela più difficile. Amen.