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Vite trasfigurate

Page history last edited by PBworks 16 years, 2 months ago

 

15 febbraio

 

VITE TRASFIGURATE

 

"E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio" (Romani 12:2).

"E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore" (2 Corinzi 3:18).

 

Nei testi qui citati il termine usato nell'originale greco per “trasformati” è μεταμορφόω (metamorphoō), lo stesso dal quale deriva “metamorfosi”. È lo stesso usato in Matteo 17:2 a proposito della trasfigurazione di Gesù che: “fu trasfigurato alla loro presenza: la sua faccia risplendette come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce”. È così che i versetti precedenti potrebbero essere anche tradotti: “Siate trasfigurati” e “siamo trasfigurati nella stessa immagine”. È ovvio che per il cristiano non si tratta di un cambiamento di aspetto, ma di una trasformazione morale e spirituale. Il cristiano è una persona che, essendo venuta a Cristo, “non è più quel che era prima”, la sua “conformazione” morale e spirituale, il suo modo di pensare, di parlare e di agire, cambia. Il vero cristiano si differenzia necessariamente dall'andazzo di questo mondo, il cristiano non si conforma a questo mondo, ma è trasformato ad immagine di Cristo. Come può avvenire questa trasformazione? Prima di tutto “dal di dentro”, dal rinnovamento della mente e, in secondo luogo, contemplando la gloria del Signore.

 

Il rinnovamento della mente. Questa trasformazione non è tanto questione di emozioni, oppure di giungere a “stati alterati di consapevolezza”, ma di portare la nostra mente in contatto stretto e costante con la verità contenuta nelle Sacre Scritture affinché la nostra vita ne sia conforme. Non dobbiamo studiare allo specchio il nostro aspetto per vedere se siamo stati trasfigurati oppure no! Giorno per giorno verifichiamo come il nostro modo di pensare, di parlare e d'agire sia in linea con la Parola di Dio. Nella misura in cui ci confrontiamo seriamente con la Parola di Dio, lasciandocene condizionare, dopo un po', guardando indietro alla nostra vita, noteremo come lo Spirito Santo di Dio di fatto ci abbia “trasfigurato”. Dopo avere incontrato Dio sul Sinai, la folla aveva visto il volto di Mosè brillare di luce. Allo stesso modo la gente, meravigliata, non potrà che accorgersi come noi siamo stati trasformati dal nostro incontro con Gesù. “Or essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni e avendo capito che erano uomini illetterati e senza istruzione, si meravigliavano e riconoscevano che erano stati con Gesù” (Atti 4:13).

 

Gesù disse: “Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me” (Giovanni 15:4). Non sta parlando di “esperienze mistiche”, ma del fatto se le parole di Gesù “dimorano”, fanno parte costitutiva del nostro essere: “Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto” (Giovanni 15:7). Nulla per noi di troppo alto, troppo profondo, troppo interiore o troppo mistico... Significa nutrirsi della verità rivelata ogni giorno, affinché la sua “sostanza” ci impartisca vita e crescita spirituale e morale.

...poiché, come pensa nel suo cuore, così egli è” (Proverbi 23:7): se in noi vi sono, perché oggetto della nostra considerazione regolare, pensieri d'amore, di dedizione verso gli altri, di solidarietà, quelli che caratterizzavano Gesù sul Monte della Trasfigurazione (di fatto, subito dopo, scende dal monte e soccorre dei bisognosi), cresce in noi la determinazione e l'azione di dare noi stessi come sacrificio vivente, santo ed accettevole a Dio. I nostri pensieri devono calcare le orme lasciate da Cristo, essere in armonia con la Sua mente, il suo modo di essere, d'agire. Questo “ci trasfigura” perché passerà “nelle nostre fibre”, illuminando anche le nostre azioni o parole apparentemente più insignificanti.

 

Contemplare la gloria del Signore. Ancora una volta qui significa “contemplare” la Parola del Signore. Non ha nulla a che fare con la contemplazione di rappresentazioni artistiche di Cristo (nessuno sa come fosse realmente l'aspetto di Gesù Cristo e, in ogni caso, tali rappresentazioni sono proibite dal preciso comandamento di Dio). È nella Scrittura che troviamo il volto del Signore, perché Egli è la Parola di Dio. Là troviamo brillante la Sua gloria nella Sua opera di redenzione. Noi saremo trasformati guardando a Lui, il cui volto non si era tratto indietro dalla vergogna e dagli sputi per la nostra salvezza, diventando Egli stesso il sacrificio che ci guadagna la nostra accoglienza presso Dio.

 

PREGHIERA

 

O Signore Gesù Cristo, concedimi una tale comunione con Te stesso che la mia anima sia sempre desiderosa dei momenti in cui io posso contemplarti nella Tua gloria. Nel contempo, possa io contemplare la Tua gloria nello specchio della Tua Parola per essere trasformato in quella stessa immagine. Amen.

 

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