| 
  • If you are citizen of an European Union member nation, you may not use this service unless you are at least 16 years old.

  • You already know Dokkio is an AI-powered assistant to organize & manage your digital files & messages. Very soon, Dokkio will support Outlook as well as One Drive. Check it out today!

View
 

Vivere come cristiani

Page history last edited by Paolo E. Castellina 15 years, 10 months ago

 2 Giugno

VIVERE COME CRISTIANI


"Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me" (Galati 2:20).

Fino a non molto tempo fa, "essere cristiani" era prevalentemente un fatto culturale, un'appartenenza ad un gruppo sociale con simboli e cerimonie condivise. Per molti oggi la propria identità cristiana, non più coltivata né sostenuta da pratiche e dalle istituzioni, si sta annacquando sempre di più, si sta sciogliendo gradualmente come ghiaccio al sole. È bene che questa "identità cristiana", retaggio del "battesimo" forzoso di un'intera società, scompaia del tutto. Altre effimere identità prendono il sopravvento.

"Essere cristiani" come insegnato nel Nuovo Testamento, è altra cosa. È quella persuasione profonda personale delle verità insegnate da Cristo, che tutta la nostra vita ne viene sensibilmente plasmata e condizionata. È un "coinvolgimento esistenziale" tale che, come dice l'apostolo Paolo nel testo biblico di oggi, è come se non fossi più io a vivere, ma "Cristo che vive in me". Essere cristiani è persino di più che rapportarsi a Lui come nostro Signore, Salvatore, Maestro: è Lui che dimora in me, la Sua vita che "scorre nelle mie vene" e che condiziona talmente il modo in cui penso, parlo e mi comporto, che c'è una profonda identificazione fra me e Lui, fra me e il Cristo dei vangeli  ...e gli altri "se ne accorgono"!

Nella nostra cultura questa "qualità di vita" è di solito identificata in quelli che si usa chiamare "santi", cioè personaggi eccezionali che "si distinguono per virtù cristiane". Non esistono, però, secondo le Sacre Scritture, cristiani di prima, secondo, terza categoria... esiste il cristiano come definito ed esemplificato nel Nuovo Testamento. Tutto il resto è apparenza, tutto il resto "non salva". L'unico metro per giudicare è quello. È bene non farsi illusioni.

L'apostolo Paolo non si stanca di riaffermare questo grande fatto della sua esperienza e che anche noi siamo chiamati a perseguire: "Cristo vive in me", "Cristo dimora in me", "Io ho la mente di Cristo... l'amore di Cristo... la compassione di Cristo...". "La passione che animava il Cristo è anche la mia", e questo non a parole, ma nei fatti. Non sarà presunzione se questo effettivamente si manifesta nella mia vita.

Il cristiano dice di no al proprio io affinché la vita di Cristo si manifesti attraverso di lui e questa condizione diventa realtà nella sua esperienza e condotta quotidiana. Quando vengono a noi suggerimenti di comportamenti non coerenti con Cristo, dobbiamo rammentarci che essi non devono trovare posto in noi. Non siamo più sotto la giurisdizione del dio di questo mondo [Satana], non gli dobbiamo più alcuna ubbidienza, ma siamo entrati a far parte del regno del Cristo risorto. Apparteniamo (e ben volentieri) a Lui. Quando siamo tentati crediamolo fermamente, affermiamolo in faccia al tentatore e confidiamo che lo Spirito Santo lo renda un'esperienza vivente.

In Efesini 6:13-17 viene descritta "l'armatura" del cristiano. In Colossesi 3:12-14 "la veste" che dobbiamo portare al di sotto di quella forte maglia. È così che ogni giorno dobbiamo "vestirci" in modo appropriato. Se ci infuriamo per banalità, o ci abbandoniamo ad un parlare non caritatevole, questo vuol dire che "questa mattina" ci siamo scordati di mettere la cintura dell'amore. Se cediamo all'orgoglio, all'avarizia, all'invidia ed alla gelosia, non dobbiamo semplicemente sforzarci ad evitare questi mali, ma dobbiamo prendere dal guardaroba le grazie opposte.

Non basta evitare di fare ciò che è sbagliato agli occhi di Dio. Il Maestro ci insegna a fare ed essere sempre ciò che è giusto. Quando manchiamo in qualcosa è perché abbiamo omesso di assumere qualche tratto di Cristo, che doveva essere inteso come complemento del nostro bisogno. Diciamo allora giorno per giorno: "Signore Gesù, che tanto Tu mi avvolga da rispondere a tutto ciò che oggi la mia vita esigerà, come avresti fatto tu". Siamo, infatti "in Cristo" e con Lui, in Lui, attraverso di Lui, viviamo la nostra vita.

Troppo? No è quanto richiede "l'identità cristiana" normale e possibile. Tutto il resto sono solo pretesti e finzioni.

PREGHIERA

Infiamma il mio cuore d'amore per Te e poi fa la Tua volontà ed ubbidire ai Tuoi comandamenti, non sarà pesante per me. Per colui che ama, infatti, nulla è difficile, nulla è impossibile, perché l'amore è più forte della morte. Amen.


Vocabolario biblico del giorno

 

"ζῶ δὲ οὐκέτι ἐγώ, ζῇ δὲ ἐν ἐμοὶ Χριστός· ὃ δὲ νῦν ζῶ ἐν σαρκί, ἐν πίστει ζῶ τῇ τοῦ υἱοῦ τοῦ Θεοῦ τοῦ ἀγαπήσαντός με καὶ παραδόντος ἑαυτὸν ὑπὲρ ἐμοῦ" (Galati 2:20).

ζάω (zaō): vivere.

ἀγαπάω (agapaō): amare.

 

 

Comments (0)

You don't have permission to comment on this page.