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Voglio fermarmi a casa tua

Page history last edited by Paolo E. Castellina 16 years, 1 month ago

 

4 Marzo

 

VOGLIO FERMARMI A CASA TUA!

 

"Quand'io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos'è l'uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell'uomo perché te ne prenda cura?" (Salmo 8:3,4).

 

Un certo scrittore aveva messo in ridicolo l'idea che Dio, il Sovrano reggitore dell'universo, che abita gli spazi interstellari, avesse solo pensato di avere una qualche conoscenza ed interesse per l'essere umano, un microbo nei confronti della grandezza dell'universo. Dice: “Provate a mettetevi nello spazio interplanetario, siete un semplice puntino: pensate che l'onnipotente Creatore si dia il minimo pensiero per voi? Che idea balzana!”. Le grandi dimensioni, però, non equivalgono a vera grandezza. Un bimbo nella sua culla vale molto di più, per i suoi genitori, che il palazzo reale in cui eventualmente è nato. L'era che scopre le inimmaginabili distanze dell'universo, pure scopre, con il microscopio, gli stupefacenti mondi che vi sono a livello molecolare.

 

Quant'è assolutamente diversa la prospettiva del Salmista! Egli volge il suo sguardo verso il cielo, in una notte stellata d'oriente, scorge miriadi di costellazioni ed esclama: “O SIGNORE, Signore nostro, quant'è magnifico il tuo nome in tutta la terra! Tu hai posto la tua maestà nei cieli ... Quand'io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte ... quanto grande l'opera delle tue mani!”. Poi pensa alla creatura umana e dice: “Ci dev'essere qualcosa in essa che uno sguardo superficiale non riesce a scorgere. La creatura umana deve sicuramente possedere una grande dignità e valore, dato che tu, o grande Iddio, Creatore dell'universo, ti abbassi fino a chiamarla amico”.

 

Sorge, però, una questione non da poco: Come può Dio trovare piacere nel visitare queste umane creature, cercare, cioè, di essere in comunione con una razza così malvagia come la nostra? Magari possiamo pensare che Egli abbia voluto essere amico di Mosè, di Elia, di Daniele o di Giovanni, ma come si può pensare che Dio si voglia abbassare ad avere rapporti con gente come noi? Chi era Zaccheo per avere Gesù voluto fermarsi in casa sua? Non era forse un pubblicano, uno dalla reputazione non certo immacolata... Sì, ma più tardi, proprio per avere così incontrato Gesù, è disposto a rimettere a posto la sua vita, restituendo il denaro che aveva frodato. Gesù aveva visto in lui la potenzialità di diventare un vero figlio di Abraamo! Chi era poi Simon Pietro perché Gesù avesse voluto fargli visita? Eppure, proprio perché Gesù gli era venuto incontro offrendogli la Sua amicizia, Pietro diventa “una roccia” d'uomo, uno dei principali fra i discepoli di Gesù.

 

E' così che Cristo, vedendo in noi ciò che potremmo diventare, si presenta alla porta della nostra vita ed entra. Non possiamo più essere gli stessi dopo una tale visita, perché Gesù trasforma la nostra vita e ci fa incamminare ad essere quel che dovevamo essere fin dall'inizio e che è stato frustrato dal peccato.

 

PREGHIERA

 

O Dio, possa l'intera nostra natura essere consacrata a Te affinché tu vi dimori e la usi. Che in noi non ci sia parte alcuna oscura, ma possa il chiaro fulgore della Tua presenza dissipare ogni ombra e riempirci di pace e di gioia. Amen.

 

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