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anelitodeternita

Page history last edited by PBworks 16 years, 3 months ago

Anelito d'eternità

 

"O DIO, tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; l'anima mia è assetata di te a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senz'acqua" (Salmo 63:1).

 

Questo Salmo ha uno speciale fascino per coloro che non hanno la possibilità di radurarsi con il popolo di Dio. Davide stava fuggendo da Absalom, vagando nel deserto. La terra tutt'attorno era arida ed egli era molto stanco. I suoi nemici erano sulle sue tracce. Tutto però sembra secondario al suo anelito per Dio. Sebbene stanco ed assetato, il suo desiderio più intenso è per Dio, il Dio vivente, come Lo aveva visto e conosciuto nel luogo che aveva fatto edificare in Sion per il culto. L'arido deserto sembrava riflettere il suo anelito per Dio.

 

In molti cuori e vite anche oggi c'è lo stesso sentimento. La nostra anima è assetata e desidera intensamente la visione della potenza e della gloria di Dio, la comunione con altri credenti animati dal medesimo spirito. E' probabile che Davide metta un maggiore accento sul luogo del culto di quanto noi stessi  faremmo per i nostri luoghi di culto. Dobbiamo rammentarci, però, che la Gloria della Shekinah sfolgorava fra i cherubini di quel santo luogo.

 

Nel Salmo 63:5-7 questo anelito sembra soddisfatto. "L'anima mia sarà saziata come di midollo e di grasso, e la mia bocca ti loderà con labbra giubilanti. Mi ricordo di te sul mio letto, penso a te nelle veglie della notte. Poiché tu sei stato il mio aiuto, io canto di gioia all'ombra delle tue ali".

 

Quando davvero noi aneliamo la presenza di Dio noi la troviamo. "I miseri e poveri cercano acqua, ma non ce n'è; la loro lingua è riarsa per la sete; io, l'Eterno, li esaudirò; io, il DIO d'Israele, non li abbandonerò. Farò scaturire fiumi sulle colline brulle, e fonti in mezzo alle valli; farò del deserto un lago d'acqua e della terra arida sorgenti d'acqua" (Isaia 41:17,18).

 

Rammentandoci di Lui il nostro cuore canta. Il fatto è che la nostra sete di Dio è la risposta del nostro cuore al battito del Suo cuore e alla Sua mano che bussa. La preghiera è la risposta della nostra natura alla circolazione del Suo sangue vitale nelle nostre vene. Quando cerchiamo il Suo volto, questo è in risposta al Suo appello: "Il mio cuore mi dice da parte tua: «Cercate la mia faccia». Cerco la tua faccia, o Eterno" (Salmo 27:8). Come uno disse una volta: "I nostri desideri ed aspirazioni sono la risposta allo Spirito Santo che trabocca in una comunione silenziosa od espressa".

 

Il punto culminante del Salmo è raggiunto in 63:8: "L'anima mia si tiene stretta a te; la tua destra mi sostiene". Notate i tre gradini: la mia anima è assetata; la mia anima è soddisfatta; la mia anima si tiene stretta a te.

 

"Mi ricordo di te sul mio letto, penso a te nelle veglie della notte" (6). Ricordatevi di Lui sul vostro letto! Meditatelo nelle veglie notturne! Nascondetevi all'ombra delle Sue ali! Camminate al passo dei Suoi propositi! Camminate dietro di Lui da vicino! Chiunque si tiene stretto a Lui sul sentiero di Dio, confidando in Lui, rallegrandosi della Sua compagnia, protendendosi verso di Lui, sentirà la Sua mano che si tende e lo afferra e che lo sostiene nella sua stanchezza e cadute e che lo porta avanti.

 

Preghiera. Fa sì, o Signore mio Dio, che io abbia intelletto per conoscerti, diligenza nel cercarti, sapienza nel trovarti, e fedeltà, tanto che finalmente io ti possa abbracciare. Amen.

 

Potresti pure cantare questo Salmo, cliccando qui.

 

Da: "Our Daily Walk - Daily Meditations and a Prayer for Each Day By F.B. Meyer".

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