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atti2_17 18

Page history last edited by Paolo E. Castellina 12 years, 9 months ago

Sogni e visioni

 

Caro Paolo, avrei bisogno di un tuo aiuto riguardante un passo biblico. Atti 2,17-18. Questo viene molto strumentalizzato dai pentecostali. In questo verso viene detto che Dio negli ultimi giorni avrebbe mandato sogni e visioni. Essi quindi concludono che essendo che gli ultimi tempi vanno dalla prima alla seconda venuta di Cristo allora per tutto questo tempo Dio avrebbe dato visioni e sogni a credenti. Potresti darmi l'interpretazione corretta del brano che confuta anche quella pentecostale? Grazie e Iddio ti benedica.

 

"“Avverrà negli ultimi giorni", dice Dio, "che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. Anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno” (Atti 2:17-18)..

Questo testo riporta una parte del sermone pronunciato dall’apostolo Pietro nel giorno di Pentecoste dopo aver ricevuto da Dio lo Spirito Santo la potenza di annunciare l’Evangelo di Cristo. Nell’annunciare Cristo come il Messia promesso ad Israele, Pietro mette in rilievo come veramente quelli che essi stavano vivendo erano i tempi della presenza del Messia, cosa dimostrata dal fatto che, come afferma Pietro, si stava realizzando sotto i loro occhi  la profezia di Gioele al riguardo dell’effusione dello Spirito di Dio “sopra ogni persona”. Essa si manifestava proprio nella vasta e potente diffusione del profetare, sogni, visioni e prodigi, di cui essi erano oggetto. Era così finito il tempo del “silenzio di Dio” (quello che noi identifichiamo nel “periodo intertestamentario”, fra la morte dell’ultimo profeta canonico e l’avvento del Cristo) ed era stato inaugurato nuovamente il tempo della rivelazione (in Gesù Cristo e fra i Suoi), vale a dire il tempo della rivelazione neotestamentaria.

E’ così che questi fenomeni avevano espressamente finalità rivelatoria: profezia era parlare in nome e da parte di Dio sotto il Suo diretto impulso; sogno e visione come altri modi di rivelazione non verbale. Attraverso di essi Dio faceva comprendere ad Israele le antiche Scritture, il cui significato era rimasto fino ad allora largamente velato;  proclama l’identità del Suo Figlio Gesù Cristo e quindi l’Evangelo di salvezza, mediante il ravvedimento e la fede in Lui.

Che quello fosse “il tempo del Messia”, chiamato “gli ultimi tempi” era provato pure da innumerevoli altre profezie dell’Antico Testamento, ad esempio come quelle che annunziavano come “le nazioni” (e non solo Israele) rispondessero ed avrebbero risposto al messaggio dell’Evangelo. “Avverrà, negli ultimi giorni, che il monte della casa del SIGNORE si ergerà sulla vetta dei monti, e sarà elevato al di sopra dei colli; e tutte le nazioni affluiranno a esso” (Isaia 2:2).

I fenomeni citati, doni dello Spirito quindi, avevano eminentemente valore rivelatorio ed erano sempre incentrati su Cristo e sull’annuncio dell’Evangelo. I “doni dello Spirito”, infatti sono essenzialmente  lo spirito di sapienza e di conoscenza, di comprensione dei misteri dell’Evangelo, la spiegazione delle Scritture e la loro comunicazione nelle lingue del mondo. “Spanderò” indica l’abbondanza e l’estensione di questo fatto dalla smisurata e inesauribile fonte e pienezza dello Spirito di Dio.

Gli esempi specifici di tutto questo sono innumerevoli nello stesso Nuovo Testamento. “I vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno” come Agabo e le quattro figlie di Filippo l’evangelista [“Egli aveva quattro figlie non sposate, le quali profetizzavano” (Atti 21:9)]. “I vostri giovani avranno delle visioni”, come Anania [“Or a Damasco c'era un discepolo di nome Anania; e il Signore gli disse in visione: «Anania!» Egli rispose: ‘Eccomi, Signore’”, (Atti 9:10), Pietro (Atti 10:17), e poi Paolo, quand’era un giovane (Atti 22:17), e Giovanni, il più giovane degli apostoli (Apocalisse 1:10), servitori scelti del Signore per trasmettere l’Evangelo in diversi luoghi e circostanze.

Con la chiusura del canone del Nuovo Testamento, la rivelazione di ciò che riguarda Gesù Cristo è terminata e i doni miracolosi speciali dello Spirito Santo non sono più normalmente necessari. Continuano però i doni ordinari di quegli uomini e quelle donne che Dio chiama a predicare ed insegnare, esporre, quanto già è contenuto nelle Sacre Scritture. Lo Spirito Santo si avvale di essi per chiamare efficacemente gli eletti al ravvedimento ed alla fede in Cristo.

“...ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori,  per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo, fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo; affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore” (Efesini 4:9-14).

 

“Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c'è chi lo annunci? E come annunceranno se non sono mandati?” (Romani 10:14-15).


Si può certo ammettere che vi possa ancora essere oggi in casi eccezionali un uso molto limitato e privato da parte di Dio di profezie, sogni e visioni il cui contenuto deve essere, però, sempre esaminato con grande discernimento e sottomesso all’autorità primaria delle Scritture perché (com’è accaduto nel corso della storia ed ancora accade), è facilmente falsificabile da chi vuole alienare uomini e donne dalla verità biblica, data una volta per sempre e fissata nelle Sacre Scritture canoniche.

E’ da considerare così largamente pretestuoso e strumentale, da parte del cosiddetto movimento pentecostale e carismatico, l’appello che spesso fa a testi biblici come questi per accreditare i fenomeni estatici che avvengono nel loro mezzo. Ricorrenti anche in religioni non cristiane e nel paganesimo, fenomeni “profetici”, “segni e prodigi”, “sogni e visioni” sono per lo più oggi intesi a promuovere dottrine e gruppi organizzati avversi alla verità biblica ed alle chiese stabilite ed è uno dei metodi favoriti di Satana per abbindolare personalità impressionabili manipolando e sviando il loro senso del sacro. Quando non sono espressamente fraudolenti (come ad esempio nelle sétte e nello stesso Cattolicesimo romano), il contenuto dei “sogni” e delle “visioni” a cui fanno appello sono spesso solo banalità indegne.

Valgono così sempre le ammonizioni della Scrittura:

“Ecco», dice il SIGNORE, «io vengo contro quelli che profetizzano sogni falsi, che li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne e con la loro temerarietà, sebbene io non li abbia mandati e non abbia dato alcun ordine, ed essi non possano recare alcun giovamento a questo popolo», dice il SIGNORE” (Geremia 23:32); “Infatti così dice il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "I vostri profeti, che sono in mezzo a voi, e i vostri indovini non v'ingannino, e non date retta ai sogni che fate” (Geremia 29:8); “Poiché gl'idoli domestici dicono cose vane, gl'indovini vedono menzogne,  sogni mentono e danno un vano conforto; perciò costoro vanno smarriti come pecore, sono afflitti, perché non c'è pastore” (Zaccaria 10:2).

In altre circostanze “sogni e visioni” possono essere utilizzarsi efficacemente da terapisti per “rivelare” problemi e patologie della psiche umana.

 

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