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gratitudine

Page history last edited by PBworks 16 years, 4 months ago

La grazia della gratitudine

 

"Che darò all'Eterno in cambio di tutti i benefici che mi ha fatto?" (Salmo 116:12).

 

I benefici di Dio verso gli eletti sono qui paragonati ad una coppa o calice che trabocca di una buona bevanda e dal quale essi bevono. La Bibbia usa la figura di un calice dal quale si beve per descrivere quel che la vita (Dio) riserva ad una persona, sia in bene che in male. Il credente qui afferma che la sua coppa trabocca di ciò che coopera alla sua salvezza. Si chiede così: come posso dimostrare a Dio la mia gratitudine? Come posso mostrargli d'essere grato per tutto ciò che Egli opera nella mia vita?

 

Diverse possono essere le risposte a questa domanda. In primo luogo che noi di fatto riceviamo quel che Egli ci dona. Ricevere da Dio, infatti, è meglio che dare a Dio, perché Egli si compiace nel donare. Giacomo scrive: "Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data" (Giacomo 1:5). Dio non dona per secondi fini, lo fa per la gioia di farlo. Che può fargli allora maggiormente piacere di vedersi dare fiducia, di trovare persone che da Lui ricevono volentieri, sapere che noi siamo disposti ad essere i Suoi poveri debitori, che Gli devono diecimila talenti, con nulla per ripagarlo e che ricevono dal Suo grande ed amorevole cuore? Non c'è nulla che maggiormente faccia male a Dio di non prendere ciò che Egli ci dona. "Dio ha tanto amato da dare..." e quando rifiutiamo di fare nostro il Suo più grande dono, Gesù Cristo, noi Lo disonoriamo, gli infliggiato la più grande offesa che potremmo fargli.

 

Poi, noi dobbiamo invocare il Suo Nome ["Io alzerò il calice della salvezza, e invocherò il nome dell'Eterno. Adempirò i miei voti all'Eterno in presenza di tutto il suo popolo. ... Io sono veramente il tuo servo, o Eterno, sono il tuo servo, il figlio della tua serva; tu hai sciolto i miei legami. Io ti offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome dell'Eterno" (Salmo 116:13-17)]. Prendete il Nome di Dio come un test. Amicizie, piani, profitti, divertimenti, studi - tutte queste coppe dovrebbero essere messe alla prova di questo potente nome.

 

 

Dovremmo assicurarci di avere adempiuto alle promesse che Gli abbiamo fatto (Salmo 116:14-18; Ecclesiaste 5:4,5). Quando siamo nel bisogno Gli facciamo delle promesse, e poi ce ne dimentichiamo quando tutto è passato. E' il massimo dell'ingratitudine non pagare queste cambiali. Tutte le cose consacrate a Dio, messe sul Suo altare, Gli appartengono, e chi Gliele porta si pregiudica il diritto

 

 

La nostra gratitudine esige il dono di noi stessi ["Io sono veramente il tuo servo, o Eterno, sono il tuo servo, il figlio della tua serva; tu hai sciolto i miei legami" (Salmo 116:16)]. L'amore di Cristo, che ci libera dalle nostre catene ["e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dai morti e il Principe dei re della terra. A lui, che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel suo sangue" (Apocalisse 1:5)] ci costringe a non vivere più per noi stessi ma per Lui. Liberati dalle corde del peccato, ci poniamo al servizio dell'amore.

 

Preghiera. Padre, desideriamo ringraziarti per tutti i benefici che abbiamo ricevuto dalla Tua bontà. Il migliore ringraziamento che potremmo offrirti è vivere secondo la tua santa volontà. Cncedici di offrirtelo ogni giorno più perfettamente e di crescere nella conoscenza della Tua santa volontà e del Tuo amore. Amen.

 

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