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inclusivismo si ma

Page history last edited by Paolo E. Castellina 15 years, 10 months ago

25 giugno

 

INCLUSIVISMO SÎ, MA...

 

"Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù, che è la via recente e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e avendo un sommo sacerdote sopra la casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura" (Ebrei 10:19-22).

 

La struttura dell'antico tempio di Gerusalemme aveva una funzione altamente simbolica, didattica, pedagogica. Era libro, predicazione, lezione senza parole. La sua conformazione fisica e ciò che in esso avveniva comunicava chi è Dio e parlava della condizione umana. Rendeva consapevole il popolo di Dio della sua identità e di come poteva accostarsi a Dio. Al centro vi era il luogo inaccessibile della santità di Dio in cui poteva entrare (e solo a certe condizioni e tempi) il sommo sacerdote. Poi, via via, aree di successiva esclusione, che potevano occupare solo chi ne aveva il diritto, chi ne era degno. All'esterno un solido muro teneva fuori peccatori impenitenti, pagani, idolatri, atei, tutti coloro che non avevano "né parte né arte" con Dio. Il tempio di Gerusalemme era luogo che segnava esclusioni e discriminazioni. Era solo a precise condizioni che si poteva sperare di passare dall'area esterna a quella più interna. Per alcuni la cosa era comunque impossibile.

 

La cultura moderna mette così tanto l'accesso sull'includere e sulla tollerante accoglienza che è solo con orrore e indignazione che guardiamo ad un sistema di quel genere fatto apposta per escludere, discriminare, emarginare.... Per coloro che oggi sostengono con entusiasmo ed in modo militante la cultura dell'inclusione, Gesù stesso diventa paladino ed eroe perché, di fatto, Gesù "distrugge" il tempio, accoglie, abbraccia, include, ammette, tollera... Egli è "porta aperta". È vero: tipico di Gesù è il "lasciate": "Lasciate che i bambini, gli invalidi, i lebbrosi, quelli di cattiva reputazione, i peccatori, i pagani... vengano... non glielo impedite...". "Venite... Non abbiate paura, accostatevi, avete libertà, diritto, siete degni...". L'inclusivismo di Gesù gli costerà la vita stessa, perché egli non aveva timore di contrapporsi agli esponenti dell'esclusione, i famosi Scribi e Farisei. Tanti cristiani oggi non l'hanno ancora capito e, messi alle strette, si metterebbero molto più facilmente dalla parte degli Scribi e dei Farisei che da quella del Gesù dei vangeli, perché sono spiriti molto più loro affini.

 

Hanno, però, davvero titolo, i paladini dell'inclusivismo indiscriminato a fare di Gesù il loro eroe? No. Gesù giâ allora sistematicamente sfuggiva a chiunque voleva che Egli diventasse loro "re" e "supporter". "Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo" (Giovanni 6:15). Non si lasciava strumentalizzare da alcuno. Egli si guardava bene dall'appoggiare un qualsiasi partito religioso o politico. Egli si contrapponeva ai "partiti conservatori", ma non avrebbe aderito neanche al "partito liberale" o "libertario" che dir si voglia.

 

Gesù accoglieva chiunque, senza pregiudizi, senza alcuna discriminazione sociale o morale, ma ...non lasciava la gente com'era dicendo: "State bene così, continuate a fare ciò che volete", ma con amore, pazienza e compassione, li trasformava, li cambiava, li migliorava, li guariva. L'accoglienza è in vista della purificazione, della guarigione, della conversione! Gesù non condanna la donna adultera (con grande scandalo dei benpensanti) e la accoglie, ma non le dice: "Continua pure a fare quel che vuoi, le tue preferenze sessuali sono da rispettare". Egli le dice: "Neppure io ti condanno; va' e non peccare più" (Giovanni 8:11). Non c'è alcuna pregiudiziale da parte Sua, Gesù accoglie tutti quelli che vengono a Lui, ma è sulla base del ravvedimento; è in vista del cambiamento per diventare le persone "all'altezza" dell'essere umano che Dio aveva inteso sin dal principio, a misura dei Suoi criteri, dei Suoi standard, a misura di Cristo.

 

Ecco perché il nostro testo di oggi, dopo avder detto: "Accostatevi liberamente a Dio", afferma: "...in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura". Gesù è "l'acqua pura" che lava e purifica ancora oggi, anche per te che ora accoglie. Devi però comprendere che, come gli altri, sei "contaminato" moralmente e spiritualmente. A Pietro, che Gesù aveva accolto, Gesù dice: "Se non ti lavo, non avrai nessuna parte con me" (Giovanni 13:8).

 

Ecco perché proprio nel Nuovo Testamento, in perfetta coerenza con Gesù, c'è qualcosa che molti oggi vorrebbero non sentire, ma è vero: "Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio" (1 Corinzi 6:9-10). Essi possono liberamente accostarsi a Dio tramite Gesù, ma per essere trasformati, cambiati.

 

PREGHIERA

 

Signore iddio, io non sono degno che tu venga sotto il mio tetto, ma sarò a tua disposizione affinché tu faccia di me una persona nuova. Ti ringrazio che tu mi abbia accolto così come sono e, con il tuo aiuto, diventerò sempre più simile a te. Amen.

 

"῎Εχοντες οὖν, ἀδελφοί, παρρησίαν εἰς τὴν εἴσοδον τῶν ἁγίων ἐν τῷ αἵματι ᾿Ιησοῦ,  ἣν ἐνεκαίνισεν ἡμῖν ὁδὸν πρόσφατον καὶ ζῶσαν διὰ τοῦ καταπετάσματος, τοῦτ᾿ ἔστι τῆς σαρκὸς αὐτοῦ, καὶ ἱερέα μέγαν ἐπὶ τὸν οἶκον τοῦ Θεοῦ,  προσερχώμεθα μετὰ ἀληθινῆς καρδίας ἐν πληροφορίᾳ πίστεως, ἐρραντισμένοι " (Ebrei 10:19-22).

 

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