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Cena del Signore

Page history last edited by Paolo E. Castellina 4 years, 8 months ago

Direttive per il culto pubblico


 

La Cena del Signore

 

9. La Cena del Signore, o Comunione, è stata data da Cristo alla Sua Chiesa, da celebrarsi fino al Suo ritorno come commemorazione perpetua del sacrificio nella Sua morte. Essa significa e suggella i benefici di quella morte in favore dei veri credenti, e nutre la loro anima affinché crescano in Lui. Essa è pure Patto e suggello del loro impegno nel fedele discepolato, e della loro comunione con Lui e fra di loro come membra del Suo corpo, la Chiesa.

 

10. La Cena del Signore deve essere osservata regolarmente secondo la frequenza stabilita dal locale Consiglio di Chiesa. Gli elementi sono il pane ed il vino, che rappresentano il corpo ed il sangue di Cristo. Inoltre, le azioni sacramentali eseguite dal Pastore, significano la Sua incarnazione, la Sua consacrazione alla Sua opera salvifica. la Sua sofferenza e morte sulla croce, e la Sua offerta di Sé stesso come Salvatore. Le azioni dei comunicanti significano la loro accettazione di Cristo, il loro nutrirsi di Lui, che è il Pane della Vita, per il loro nutrimento spirituale e crescita nella grazia.

 

11. Possono partecipare alla Cena del Signore solo coloro che sono stati battezzati e sono membri comunicanti in piena regola di un vero ramo della Chiesa visibile di Cristo. Le persone il cui modo di vivere sia notabilmente incoerente con la loro professione di fede cristiana, o che sono sconosciuti al Consiglio di Chiesa responsabile localmente della Mensa del Signore, non devono essere invitati a parteciparvi. Coloro che desiderano parteciparvi e che non sono membri della RPCNA devono avere prima un colloquio con gli Anziani per quanto riguarda la loro fede personale ed impegno verso Cristo, la loro appartenenza di Chiesa ed il loro Battesimo. La pratica ecclesiale del controllo da parte del locale Consiglio di Chiesa sulla Comunione dovrebbe essere chiaramente spiegata ai visitatori, preferibilmente da una chiara informazione scritta data alle persone che entrano per partecipare al Culto.

 

12. E' privilegio e dovere di ogni membro della Chiesa di partecipare regolarmente alla Cena del Signore preparandosi adeguatamente. Il Consiglio di Chiesa potrà organizzare una o più riunioni preparatorie per assistere i partecipanti nel comprendere il significato della Cena del Signore. In tali riunioni preparatorie alla celebrazione della Cena del Signore potranno essere invitati Pastori di altre comunità per predicarvi la Parola. Il Patto dei Membri Comunicanti potrà così essere letto e spiegato in una delle riunioni preparatorie.

13. Nell'osservanza della Cena del Signore, il Pastore leggerà la base scritturale per il Sacramento da uno dei vangeli o da 1 Corinzi 11. Egli dovrà seguire il modello generale delle sezioni seguenti, sebbene possa far uso di un linguaggio differente.

 

14. Il Pastore darà istruzioni sull'istituzione, natura e proposito della Cena del Signore, attirando l'attenzione sulle parole dell'istituzione in 1 Corinzi 11:23-26.

 

La Cena del Signore è un'ordinanza istituita dal nostro Signore Gesù Cristo. Dev'essere osservata fino al Suo ritorno, in memoria del sacrificio di Sé stesso che Egli ha offerto sulla croce. Gli elementi fisici del pane e del vino rappresentano il corpo ed il sangue del Salvatore, e devono essere ricevuti da veri credenti come segni e suggelli di tutti i benefici del Suo sacrificio. La Cena significa e suggella la remissione dei peccati e nutre la nostra anima per crescere in Cristo, ed è vincolo e suggello della nostra unione e comunione con Lui e gli uni con gli altri come membra del Suo corpo, la Chiesa. Essa ci assicura che Dio è fedele ad adempiere alle promesse del Patto di Grazia, e ci chiama ad un rinnovato impegno ad ubbidire ed a servire il Signore con gratitudine per la Sua salvezza. Cristo stesso è presente mediante il Suo Spirito nella Cena e ne fa un vero strumento di grazia per coloro che lo ricevono con fede. Coloro che partecipano alla Cena lo fanno in memoria riconoscente che il corpo di Cristo è stato dato ed il Suo sangue versato per loro. Essi si rallegrano in speranza con grande aspettativa del completamento della loro redenzione in quel giorno, quando parteciperanno alla Cena di Nozze dell'Agnello.

15. Il Pastore poi dichiarerà che può partecipare alla Cena del Signore e chi dovrà astenersi dal parteciparvi, attirando l'attenzione alle parole di ammonimento e di invito in 1 Corinzi 11:27-31.

 

E' dovere della Chiesa ammonirvi che se non confidate nel Signore Gesù Cristo per la vostra salvezza, o se vivete una vita empia e disubbidiente, e non ve ne siete ravveduti, non dovreste partecipare alla Cena del Signore, altrimenti mangereste e berreste la vostra condanna. La Cena del Signore è per peccatori pentiti e credenti, i quali, dopo aver esaminato sé stessi ed aver perseguito riconciliazione con i loro fratelli e sorelle in fede, si accostano ad essa confessando Cristo come proprio Salvatore.

Questo ammonimento non è finalizzato a tener lontano dalla Cena del Signore chi è umile e contrito. Al contrario, la Cena è un mezzo di grazia offerto per sostenere deboli pellegrini nel loro cammino attraverso il deserto di questa vita. Noi che partecipiamo ai simboli del corpo e del sangue di Cristo, ci veniamo come peccatori la cui unica speranza è la grazia di Dio in Cristo. Noi veniamo in maniera degna se riconosciamo che in noi stessi noi siamo indegni peccatori che hanno bisogno di un Salvatore, se discerniamo il Suo corpo dato per i nostri peccati, se noi abbiamo fame e sete di Cristo, riconoscenti per la Sua Grazia, confidando nei Suoi meriti, nutrendoci di Lui per fede, rinnovando il nostro Patto con Lui e con il Suo popolo.
Se siete disposti a venire in questo modo, ascoltate l'invito di grazia che ci rivolge il Signore:

[qui si potranno leggere gli inviti scritturali come Isaia 55:1-3; Matteo 11:28-30; Apocalisse 22:17].

16. Durante il canto di un Salmo appropriato, gli Anziani possono prendere posto di fronte all'assemblea. Coloro che partecipano alla Cena del Signore potranno essere invitati a venire avanti, oppure a sedersi a dei tavoli predisposti per la circostanza. La distribuzione degli elementi potrà avvenire in modi diversi, a seconda di quanto decide il locale Consiglio di Chiesa.

 

17. Il pastore eleverà così il pane ed il calice e li mostrerà ai comunicanti, usando parole come le seguenti: Il Signore Gesù, nella stessa notte in cui fu tradito, prese il pane ed il calice. Seguendo il Suo esempio, e amministrandoli nel Suo Nome, io ora prendo questo pane e questo calice, e li presento a voi come simboli sacramentali del corpo ed il sangue del Signore. Sostituendo gli elementi, dirà:

Dopo che il Signore Gesù ebbe preso il pane ed il calice, Egli li benedisse. Preghiamo manifestando riconoscenza al Signore e consacriamo questi elementi.

In questa preghiera, il Pastore loderà Dio per la Sua grazia nel procurare la salvezza del Suo popolo; riaffermerà la fiducia del popolo di Dio nella Grazia e Giustizia e mediazione di Cristo, ed chiederà al Signore di concedere, per la Sua grazia, l'opera efficace del Suo Spirito attraverso il Sacramento. Gli elementi saranno così messi a parte per la funzione sacramentale, con le seguenti o simili parole:

Benedico gli elementi che sono così consacrati ad un uso sacramentale nel Nome del Signore Gesù Cristo, il Re e Capo della Chiesa.

Il Pastore, poi, prenderà il pane (o una porzione d'esso), lo spezzerà e dirà:

Dopo che il Signore Gesù ebbe benedetto il pane, lo spezzò. Seguendo il Suo comando ed esempio e servendolo nel Suo nome, io spezzo questo pane [a questo punto il pane è spezzato] e lo diede ai Suoi discepoli, dicendo: "Prendete e mangiate, questo è il Mio corpo che è dato per voi. Fate questo in memoria di me".

Il pane sarà così distribuito ai comunicanti, inclusi gli Anziani, che lo riceveranno e ne mangeranno. Durante la distribuzione, potranno essere letti testi biblici appropriati oppure cantati dei Salmi.

 

Il Pastore, poi, prenderà il calice e l'offrirà all'assemblea dicendo:

Allo stesso modo, dopo cena,, Egli pure prese il calice, dicendo: "Questo calice è il nuovo Patto nel mio sangue: fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me", poiché ogni qual volta mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi proclamate la morte del Signore finché Egli verrà.

Il calice verrà così distribuito ai comunicanti, inclusi gli Anziani, che lo ricevono e ne bevono. Durante la distribuzione potranno essere letti testi biblici appropriati oppure cantati del Salmi.

Dopo che tutti hanno partecipato al pane ed al vino, potranno essere brevemente rivolte ai presenti delle parole che metteranno in evidenza la Grazia di Dio in Gesù Cristo così come il Sacramento la presenta, per fortificare gli animi dei fedeli ed esortarli a perseverare nella fede (Atti 14:22).

 

Il servizio di Comunione si concluderà con una preghiera di ringraziamento, il canto di un Salmo appropriato e la Benedizione.

 

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