E' giusto che tutti "muoiono in Adamo"


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E' giusto che tutti muoiano "in Adamo"? 

 

La Sacra Scrittura afferma che tutti gli esseri umani senza distinzione risultano essere peccatori "per la disubbidienza di un solo uomo", il nostro comune progenitore Adamo, e che quindi la morte, come sanzione ultima del peccato, subentri a causa della nostra connessione con Adamo. C'è chi considera questo del tutto ingiusto. Non considera però il principio biblico di rappresentazione legale.

 

La Sacra Scrittura afferma che tutti gli esseri umani senza distinzione risultano essere peccatori "per la disubbidienza di un solo uomo" (Romani 5:19), il nostro comune progenitore Adamo, e che quindi la morte, come sanzione ultima del peccato, subentri a causa della nostra connessione con Adamo (1 Corinzi 15:22).

 

Molti oggi ritengono che una tale dottrina sia insensata, anzi, del tutto ingiusta! Essi dicono: "Ma che razza di Dio punirebbe tutte le persone per le conseguenze del peccato di un solo individuo? La Bibbia non dice forse anche che ognuno morirà per la sua propria iniquità? Infatti: 'soltanto chi mangerà l'uva acerba avrà la bocca amara e soltanto chi ha peccato morirà' (Geremia 31:30). Il profeta dice che Dio tratta ogni persona secondo il proprio peccato. Non mi punisce per quello che ha fatto mio padre, né punisce mio figlio per quello che ho fatto io, sebbene le conseguenze possano anche estendersi in tre o quattro generazioni".

 

Certo, quello pure è scritto ed è così: ognuno sarà considerato colpevole sulla base del proprio comportamento soltanto. In quest'ultimo testo, però, si parla di singole trasgressioni, non della condizione generale di peccatori condannati che tutti ci accomuna. Inoltre, chi questo contesta non tiene conto del concetto pure biblico di rappresentazione. Adamo non solo era il nostro progenitore, ma era stato costituito rappresentante legale di tutta l'umanità che da lui sarebbe sorta.

 

Se pure non ci piace essere  ritenuti responsabili per ciò che qualcun altro ha fatto, ci sono occasioni pure nei nostri sistemi di giustizia in cui riconosciamo un certo livello di colpevolezza per ciò che un'altra persona fa attraverso quel che chiamiamo "'associazione a delinquere" o "cospirazione criminale". Ad esempio, tu potresti assumermi per uccidere qualcuno. Sono così io ad uccidere, ma a nche se sei stato lontano dalla scena del crimine e non hai premuto il grilletto, puoi ancora essere processato per omicidio di primo grado. Tutto quello che io ho fatto è attuare il tuo desiderio, ciò che tu mi hai assunto a fare. Anche se non hai premuto il grilletto, sei colpevole dell'intenzione di ciò che io ho effettivamente esercitato.

 

Potresti dire che questa è un'analogia della caduta ben misera perché nessuno ha assunto Adamo per peccare contro Dio nel mio nome. Ovviamente no. Egli, però, è stato costituito rappresentante legale di tutto il genere umano. 

 

Ancora una volta, tendiamo a trovarlo difficile da accettare perché non mi piace essere ritenuto responsabile di ciò che fa il mio rappresentante se io stesso non ho avuto l'opportunità di scegliere quel mio rappresentante. Certamente io non ho scelto Adamo a rappresentarmi. Questo è uno dei motivi per cui ci piace avere il diritto di eleggere i nostri rappresentanti in parlamento: le azioni che intraprendono in campo politico possono avere enormi conseguenze sulla nostra vita. Un ministro non può essere accusato egli solo di aver fatto ciò che cittadini lo avevano eletto a fare. Se accusano lui, allora colpevoli sono pure tutti coloro che lo hanno eletto.

 

Non possiamo tutti andare in Parlamento per legiferare. Lo dobbiamo fare attraverso nostri rappresentanti e noi vogliamo eleggere i nostri rappresentanti nella speranza che rappresentino accuratamente i nostri desideri e volontà.

 

Certo, non siamo stati noi ad avere eletto Adamo come nostro rappresentante. La Scrittura, però, ci informa a chiare lettere che Adamo è stato costituito rappresentante dell'umanità con un atto sovrano ed insindacabile del Creatore, Dio perfettamente santo, perfettamente giusto e onnisciente. Ciò che ha fatto Adamo, quindi, ci coinvolge tutti, che ci piaccia o no. Noi tutti eravamo "in Adamo" ed agivamo in lui e con lui. Questo non solo dal punto di vista genetico, ma anche legale.

 

Se però persistiamo a considerare "un'ingiustizia" quanto Dio ha compiuto stabilendo Adamo come nostro rappresentante e considerandoci tutti peccatori colpevoli "in lui", facciamo attenzione, perché, così facendo, pregiudicheremmo un altro punto essenziale della fede cristiana. Anche la redenzione in Cristo si basa sul principio della rappresentazione: E' "in Cristo" che Dio ci concede la grazia della salvezza dal peccato e dalle sue conseguenze. Egli lo fa avendo costituito Cristo come nostro rappresentante, o "secondo Adamo" ai fini della nostra salvezza. Ciò che ci salva è quello che Egli ha compiuto in nostro favore in nostra rappresentazione, la sua giustizia, il suo comportamento irreprensibile, l'espiazione che Egli ha compiuto dei nostri peccati. Neanche in questo caso è quello che noi potremmo fare o non fare, come non potremmo eleggere un qualsiasi altro nostro rappresentante: "In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati" (Atti 4:12).

 

Non è possibile scegliere dalla Sacra Scrittura solo quello che ci piace e contestare il resto. Tutto in essa ha un senso nel quadro di un sistema perfettamente logico e collegato. Quando in essa non capisci qualcosa o qualcosa non ti sembra accettabile, il problema sei tu, non la Scrittura! Essa è rivelazione dei propositi di Dio che ti sarà possibile comprendere pienamente solo approfondendone la conoscenza. Questo è fattibile, anzi, è tua responsabilità farlo, lo stesso come in quanto cittadino di una nazione ti si dice: "La legge non ammette ignoranza".

 

"Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita" (1 Corinzi 15:22).