La decadenza e le sue conseguenze


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La decadenza e le sue conseguenze

 

8 “Non fornichiamo come alcuni di loro fornicarono e ne caddero, in un giorno solo, ventitremila. 9 Non tentiamo il Signore, come alcuni di loro lo tentarono, e perirono, morsi dai serpenti. 10 Non mormorate, come alcuni di loro mormorarono, e perirono colpiti dal distruttore. 11 Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche. 12 Perciò, chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere” (1 Corinzi 10:8-12).

 

Le possibili conseguenze di un comportamento arrogante ed irresponsabile vengono ulteriormente qui esemplificate dall'Apostolo Paolo con esempi tratti dalla storia di Israele durante l'Esodo. Le espressioni qui usate dall'Apostolo potrebbero lasciare perplesso qualche lettore ed indurlo a porsi molte domande sugli specifici avvenimenti qui citati. Il modo di esprimersi dell'apostolo, così come lo stile e le finalità dei testi originali che li descrivono (Numeri 25) riflettono una sensibilità culturale diversa dalla nostra. Noi non ci saremmo magari espressi allo stesso modo. Non importa: quel che per noi più importa è coglierne il messaggio di fondo, non stare a cavillare sul testo. Un fatto è inequivocabile: “qualcosa” di grave è successo all'antico Israele durante l'Esodo che non solo ha ritardato la sua marcia verso la terra promessa per moltissimo tempo, ma che ha impedito ad un'intera generazione di coronare le aspirazioni che inizialmente si era posta. Durante l'Esodo, invece che marciare decisamente “a denti stretti” verso la terra promessa, costi quel che costi, non solo Israele aveva rilassato la sua spinta ideale, ma, nel corso del tempo, anche i suoi costumi. Era scaduto in generalizzati comportamenti immorali e, ricadendo nell'idolatria, aveva pregiudicato la purezza della sua fede. La decadenza morale e spirituale produce sempre risultati catastrofici. Questo non vale solo per il popolo di Dio, ma è stato e rimane il caso per le civiltà nel mondo intero. Consideriamo, ad esempio, ciò che ha fatto decadere gloriosi imperi antichi e moderni in ogni continente, ciò che ha rovinato e fatto fallire movimenti religiosi, politici e sociali ispirati da grandi ideali: la corruzione morale e spirituale, il rilassamento dei costumi, gelosie, egoismo, smodate ambizioni senza scrupoli di potere personale, anarchia o spietata dittatura. Quel che accade per imperi e nazioni, può pure accadere per un'intera chiesa: corruzione e decadenza preludono allo svuotamento o alienazione delle finalità originali per cui esiste ed alla sua distruzione. Gli avvenimenti della storia dovrebbero esserci di lezione e di ammonimento, tanto più la storia del popolo di Dio, la chiesa dell'Antico e del Nuovo Testamento. “Dio è buono e caro... ma pretende dai Suoi serietà, impegno, costante vigilanza. Non c'è perdono a buon mercato per chi non si impegna seriamente a camminare sulla linea tracciata dalla Parola di Dio. Facciamo molta attenzione a noi stessi: non prendiamo le cose per scontate, non prendiamo, come si dice “le cose sottogamba”, “non scherziamo col fuoco”. Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà. Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna (Galati 6:7). Non possiamo sprecare un solo istante della nostra vita. Ci troviamo sempre nella “fase conclusiva” dei tempi. Come “si concluderanno” i nostri? Nel fallimento o nel successo? Dipende da noi.

 

Preghiera. Signore, voglio vigilare attentamente su me stesso e giammai scusare le mie inadempienze. Lo pagherei. Amen.