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Scendere e salire

Page history last edited by PBworks 16 years, 3 months ago
Riflessione per il 30 Gennaio

 

SCENDERE E SALIRE

 

"Colui che è disceso è lo stesso che è anche salito al di sopra di tutti i cieli per riempire tutte le cose" (Efesini 4:10).

 

Questo versetto è davvero stupefacente! Perché il Signore è disceso? Nella Camera di Consiglio dell'eternità, quando la creazione e la caduta dell'uomo erano state previste, era stato concordato che Egli dovesse liberare l'uomo. In che modo, però, questo avrebbe potuto essere realizzato se Egli non avesse fatto esperienza delle condizioni della vita umana? La semplice potenza, sebbene fosse quella dell'Onnipotente, non sarebbe servita. Anche un perfetto amore avrebbe fallito, perché non avrebbe davvero compreso per esperienza.

 

Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch'egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte colui che ha l'impero della morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la loro vita. Infatti egli non si prende cura degli angeli, ma si prende cura della progenie di Abrahamo. Egli doveva perciò essere in ogni cosa reso simile ai fratelli, perché potesse essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per fare l'espiazione dei peccati del popolo” (Ebrei 2:14-17).

 

In che modo Egli è “disceso”? Dallo splendore dei cieli, Egli scende nelle oscurità della terra. Nato da una donna e deposto in una mangiatoia, vive nella casa di Giuseppe nella disprezzata Nazaret come figlio di un falegname. Egli scende ed ha fame e sete, nell'agonia sudando sangue, nella Passione e sulla croce. Egli scende nella morte ed è sepolto in una tomba presa a prestito. Egli scende nelle nebbie degli inferi “nel quale egli andò anche a predicare agli spiriti che erano in carcere” (1 Pietro 3:19). Se vi fosse stato un posto più basso, Egli vi sarebbe andato!

 

Egli, però è asceso, è venuto fuori da queste profondità. Egli, infatti, così dice: Io sono “il vivente; io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli, amen; e ho le chiavi della morte e dell'Ades” (Apocalisse 1:18). Egli ascende, ”...per la qual cosa la Scrittura dice: «Essendo salito in alto, egli ha condotto prigioniera la prigionia e ha dato dei doni agli uomini»” (Efesini 4:8). Egli è asceso e, salendo, ha annesso a Sé ogni provincia. Lo stesso Gesù che era disceso, ora è risalito, senza mutare in alcun modo la Sua natura affinché possa riempire cuori, vite, case, con la grazia, l'amore e l'aiuto che aveva manifestato durante il Suo ministero terreno.

Il credente può dire: “Gesù Cristo è letteralmente in questa stanza. È vero che Egli sta alla destra di Dio, ma solo per permettergli più facilmente d'entrare nel mio cuore, i miei bisogni, la mia vita. Egli è lo stesso che Marta e Maria avevano accolto in casa loro a Betania. Allora rileggerò i vangeli non più solo come un resoconto di fatti del passato, ma come uno specchio del presente vivente”. “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno” (Ebrei 13:8).

 

C'è una sola persona che legge queste righe, in solitudine, povertà, malattia, afflizione e dolore, che non possa ricevere conforto da tutto questo? Che rilegga i vangeli come il diario del vivente Salvatore! Colui che è disceso, è lo stesso che è asceso, ed Egli è asceso per poter riempire le profondità del bisogno umano. Sebbene asceso alla destra della Maestà di Dio, Egli è lo stesso amorevole e tenero Salvatore di quando i bambini accorrevano accanto a Lui, lo stesso Gesù che aveva bagnato di lacrime la tomba di un Suo amico.

 

PREGHIERA

 

 

Ti benedico, o Figlio di Dio, per il fatto di non aver bisogno di salire in cielo per portarti giù, oppure nella Tua tomba per portarti su. Tu sei qui, in quest'ora e in questo luogo. Amen.

 

Da "Our Daily Walk - Daily Meditations and a Prayer for Each Day By F.B. Meyer", 30 gennaio.

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