Sforziamoci di conoscerlo


 

2 Marzo

SFORZIAMOCI DI CONOSCERLO

 

"Conosciamo l'Eterno, sforziamoci di conoscerlo; il suo levarsi è certo come l'aurora. Egli verrà a noi come la pioggia, come l'ultima e la prima pioggia, alla terra" (Osea 6:3).

 

Alcuni cristiani sembra che non desiderino progredire nella loro conoscenza di Dio. Non hanno avuto esperienza della celeste visione. Per loro la religione consiste nel ripete sempre di nuovo le stesse preghiere che hanno usato da anni o leggere la prescritta porzione della Scrittura. Certo, è meglio che niente, ma essi non possono far proprio il paragone che Davide fa fra sé stesso e la cerva assetata [“Come la cerva anela ai rivi delle acque, così l'anima mia anela a te o DIO.” (Salmo 42:1)], o la benedizione del Signore per coloro che hanno “fame e sete di giustizia” [“Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perché essi saranno saziati” (Matteo 5:6)].

 

Altri, però, desiderano ardentemente progredire. Come l'Apostolo essi dicono: “corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù” (Filippesi 3:14 CEI), sebbene essa sembri sempre sfuggire loro od essi persino arretrare! Sono come quel cieco sul quale il Signore opera un miracolo. Prima questi vede vagamente uomini come se fossero alberi, non godendo ancora della gloria di una visione perfetta [“Vedo gli uomini camminare e mi sembrano alberi»” (Marco 8:24)]. Poi, però, quando le mani di Gesù ancora lo toccano, egli vede chiaramente.

Non c'è forse qualcuno che legga queste righe che desideri questa chiara visione, questa conoscenza di Dio? Non desistiamo a perseguirla, ma “sforziamoci di conoscerlo”. Quando sarà stata appresa l'ultima lezione, fatta l'ultima e più profonda resa di noi stessi, compiuto l'atto di fede finale, la cortina sarà rimossa ed allora conosceremo che cosa Pascal voleva dire quando diceva: “Il mondo non Ti ha conosciuto, ma io Ti ho conosciuto. Gioia! Gioia! Gioia! Lacrime di gioia!”. “Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò proprio come sono stato conosciuto” (1 Corinzi 13:12).

 

Dio ha una Sua propria Via per ciascuno di noi. “il suo levarsi è certo come l'aurora. Egli verrà a noi come la pioggia, come l'ultima e la prima pioggia, alla terra”. Alcuni rimangono colpiti da un improvviso senso della realtà e visione del Mondo eterno che si nasconde dietro il velo del sensibile. Altri, mentre partecipano al pane ed al vino della Cena del Signore, percepiscono una tale visione dell'amore di Gesù da dare loro il senso di una profonda ed inconsueta soddisfazione. In un qualsiasi momento una porta celeste può aprirsi prima ancora di bussare; oppure possiamo improvvisamente guardare in alto e vedere il Suo volto, esclamando con l'Apostolo: “Il Signore è vicino!”. Vedremo la Sua mano che ci fa segno d'avvicinarci, ci alzeremo e Lo seguiremo in quel mondo di realtà e d'amore che è così vicino, ma talvolta ci sembra così lontano!

 

PREGHIERA

 

Signore Gesù! Dacci questa seconda vista, Te ne preghiamo! Portaci in alto con il Tuo forte braccio, al di sopra delle nebbie e dell'oscurità della valle, per camminare con Te nei luoghi elevati della Tua presenza e gloria. Amen.